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Si tratta di uno dei capolavori di Domenico e della pittura fiorentina in generale, dove per la prima volta sono chiari i segni dell'influenza della pittura fiamminga su quella fiorentina, dopo lo studio e la graduale assimilazione del celebre ''[[Trittico Portinari]]'', la grande tavola fiamminga della natività, opera di [[Hugo van der Goes]] portata a [[Firenze]] nel [[1483]] dalla famiglia Portinari per la [[chiesa di Sant'Egidio]], che arrivò come una meteora fulgida nella scena artistica fiorentina, influenzando profondamente i pittori rinascimentali che cercarono comprenderne le diversità e carpirne i segreti soprattutto nella resa della luce e nel naturalismo spettacolare. In particolare il Ghrilandaio fu il primo a riproporre il soggetto di Van der Goes, copiando abbastanza fedelmente il gruppo dei pastori sulla destra, fra i quali pose un suo autoritratto nel primo uomo a sinistra. La cornice riporta infatti la scritta ''"Ipsum quem genuit adoravit Maria"'' ("colui che adorava inginocchiato Maria"), forse un riferimento proprio all'autore stesso.
Inoltre tipicamente fiamminga è l'attenzione al dettaglio, dove però ogni oggetto ha un preciso ruolo simbolico, e la fine prospettiva aerea, con il paesaggio che sfuma in lontananza verso una minuta rappresentazione di colline e città. La città più lontana a destra è un riferimento a [[Gerusalemme]] con l'edificio a [[cupola]], davanti alla quale sorge un albero secco con un ramo spezzato, simbolo della conquista della medesima. La città di sinistra invece è un'elaborazione di [[Roma]], nella quale si riconoscono i sepolcri di due imperatori ''profetici'', [[Augusto (imperatore romano)|Augusto]], con il [[mausoleo di augusto|mausoleo]] e [[Adriano]], che si pensava sepolto sotto la [[Torre delle milizie]], ma si intravede anche quella che sembra [[Santa Maria del Fiore]], a ribadire il ruolo di Firenze come nuova Roma.
La pala è affiancata dagli affreschi dei due committenti inginocchiati, che si uniscono così alla sacra adorazione, formando così una specie di trittico a tecnica mista.
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