Partito Democratico (Italia): differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Socialdemocrazia|Socialismo democratico}}
L'area [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]] del Partito Democratico ha le sue radici nella storia dei [[Democratici di Sinistra]], del [[Partito Democratico della Sinistra]] e, ancor prima, del [[Partito Comunista Italiano]] e del [[Partito Socialista Italiano]].
* Area Riformista. Si tratta della nuova componente di ispirazione [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]], numericamente minoritaria, che ha riunificato le precedenti porzioni riconducibili a [[Pier Luigi Bersani]], [[Guglielmo Epifani]], [[Enrico Gasbarra]], [[Enrico Letta]],[[Gianni Cuperlo]], [[Matteo Orfini]], [[Roberto Speranza]], [[Stefano Fassina]] e [[Massimo D'Alema]]. Vicina al Presidente della ''Foundation for European Progressive Studies'' e alla prestigiosa Fondazione ItalianiEuropei , porta avanti l'idea di un Partito che abbia consapevolmente le sue radici nella tradizione socialista e in grado di rivolgersi ad alcuni settori definiti della società, anche vicini alla [[Cgil]], tornando a guardare a quell'elettorato tradizionalmente di sinistra costituito da ceti produttivi, operai, fasce deboli, giovani. Sostiene la necessità di un'ampia struttura territoriale, avversando dunque la concezione di partito "leggero" ed essenzialmente incentrato sulla figura del leader. Appare infine fortemente contraria all'idea dei ''Veltroniani'' e dei ''Renziani'' circa l'esclusivo finanziamento dei partiti tramite le donazioni dei privati. Altri esponenti sono [[Francesco Boccia]], [[Paola De Micheli]], [[Maurizio Martina]], [[Andrea Orlando]], [[Flavio Zanonato]], [[Cesare Damiano]], [[Fausto Raciti]], [[Guglielmo Vaccaro]] e [[Paolo Guerrieri Paleotti]] e [[Davide Zoggia]].
 
* Civatiani. È la componente di ispirazione [[socialismo liberale|socialista liberale]] vicina a [[Pippo Civati]], sotenitrice della necessità di accentuare l’idea di una formazione plurale e con una classe dirigente rinnovata, vicina a [[Sinistra Ecologia Libertà]], interessata al movimentismo e ad accogliere esponenti pronti ad impegnarsi sul versante dei [[diritti civili]]. Lo stesso Civati ritiene che sussistano le condizioni per una "svolta liberale", con un sistema di mercato maggiormente concorrenziale. Esponenti di spicco di quest’area sono [[Fabrizio Barca]], [[Felice Casson]], [[Corradino Mineo]], [[Andrea Ranieri]], [[Laura Puppato]] e [[Walter Tocci]].