Clet Abraham: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Ha fatto i suoi studi presso l'Istituto di Belle Arti di [[Rennes]] e, dopo aver esposto presso varie gallerie d'arte in Gran Bretagna, si trasferisce a Roma, dove lavora come restauratore di mobili antichi. Ha esposto in numerose gallerie romane, parigine e britanniche ( Galleria Studio 99 Gallery, Le Marais a Parigi, Galerie Armel a Nantes) e in varie istituzioni culturali. Nel 2005 si trasferisce a [[Firenze]], dove risiede ancora oggi. Le sue opere stanno vivendo un notevole successo grazie a dei collezionisti privati ​​didi Parigi, Montecarlo e New York. Molti enti privati, come la Banca Popolare del Lazio e dell'Etruria , l'Istituto [[Tommaso Crudeli]] di Udine e il ''Castello di [[Poppi]]'' gli hanno commissionato lavori proprio in seguito al prestigio acquisito. Ha partecipato inoltre a tre edizioni della mostra collettiva "Fuori Luogo" organizzata dalla Società Chiessi e Fedi nel 2008 a [[Palazzo Strozzi]], nel 2009 a [[Teatro della Pergola]] - dove ha ottenuto il record di vendite - e nel 2010 presso la Galleria delle Carrozze di [[Palazzo Medici-Riccardi]]. Nel 2012 partecipa a TEDxBologna. <ref>{{Cita video|titolo = "Illegale" di Clet at TEDxBologna|url = https://www.youtube.com/watch?v=fxEujbWvWIc|accesso = 7 maggio 2014|data = 26 ottobre 2012}}</ref>
 
==''Street art''==
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Clet Abraham non è propriamente un artista di strada, ma ha recentemente sentito la necessità di un'espressione artistica applicata alla vita quotidiana. Il suo interesse è attualmente focalizzato sulla realizzazione d'interventi urbani (''[[Street art]]''). A [[Firenze]]<ref>[http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/foto_del_giorno/2010/14-luglio-2010/gesu-cartello-1703376465078.shtml corrierefiorentino]</ref>, [[Bologna]]<ref>[http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/foto_del_giorno/index_20100903.shtml corrieredibologna]</ref>, [[Roma]]<ref>[http://www.reportonline.it/2011012044186/cultura/la-street-art-di-clet-abraham.html]</ref>, [[Torino]], [[Milano]], [[Lucca]], [[Palermo]], [[Perugia]], [[Londra]], [[Valencia]]<ref>[http://www.facebook.com/media/set/?set=a.178777572187856.43689.178760475522899&type=1]</ref>, [[Sassari]], [[Douarnenez]]<ref>[http://www.letelegramme.com/local/finistere-sud/ouest-cornouaille/douarnenez/insolite-une-quarantaine-de-panneaux-detournes-01-08-2010-1006792.php letelegramme]</ref>, [[Quimper]]<ref>[http://www.flickr.com/photos/arsene-bourdon/6062207763/]</ref>, [[Audierne]]<ref>[http://www.ouest-france.fr/actu/actuLocale_-Clet-Abraham-invite-a-reflechir-_29003-avd-20100729-58698809_actuLocale.Htm ouest-france]</ref>, [[Parigi]]<ref>[http://sans-sel.tumblr.com/post/9207239679/religion-street-art-in-paris-by-clet-abraham]</ref>, Prato, [[Livorno]]<ref>[http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/03/23/news/l-artista-dei-cartelli-stradali-re-a-livorno-per-una-notte-1.3714111]</ref>, [[Parma]] ha applicato degli [[Sticker art|sticker]] sui cartelli della segnaletica stradale, rispettandone sempre la leggibilità, ma trasformandoli in simpatiche opere d'arte. Le sue operazioni hanno posto numerosi interrogativi per il loro contenuto, a volte provocatorio. Il [[Crocifissione di Gesù|Cristo crocifisso]] applicato sul cartello del "vicolo cieco", in particolare in Italia, è stato giudicato in un primo momento blasfemo. Ecco come l'autore motiva il senso delle sue azioni: ''Siamo sempre più invasi dalla segnaletica; lo spazio urbano fornisce una quantità di messaggi basilari e unilaterali, certamente utili, ma per me senza personalità. Vorrei che all'unilateralità del messaggio venisse sostituito il concetto di reversibilità: si aggiunge un nuovo significato alla prima, portando altri livelli di lettura.''
 
Nel mese di ottobre 2010, con l'intento di invitare l'istituzione culturale fiorentina a sopportare il suo sguardo sulla realtà artistica contemporanea, viene installato un autoritratto in una delle sale della collezione Loeser di [[Palazzo Vecchio]], a pochi centimetri da un'opera di [[Pontormo]].<ref> [http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/10/10/news/autoritratto_al_posto_del_bronzino-7913752/]</ref>
[[File:Common Man by Clet Abrahams, Florence.jpg|thumb|''L<nowiki>'</nowiki>uomo comune''. Ponte alla Grazie, Firenze.]]
 
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Il suo più clamoroso intervento urbano ha avuto luogo nella notte del 19-20 gennaio 2011. Mentre nello [[Studiolo di Francesco I]], veniva accolto il teschio di diamanti di [[Damien Hirst]], Clet installava su di uno sperone del [[Ponte alle Grazie]] il suo tipico "piccolo uomo nero", cioè l'uomo comune, con un piede sul ponte ancorato al ponte e l'altro lanciato nel vuoto<ref>[http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/arte_e_cultura/2011/28-gennaio-2011/addio-omino-sospeso-clet--181352386244.shtml]</ref>. Il motivo è stato quello di fornire un'alternativa popolare al cranio della pop star del brit-arte del valore di 100 milioni di euro, cosicché anche gli "uomini comuni" potessero beneficiare dell'arte.
 
Per il critico italiano Francesco Bonami, organizzatore dell'esposizione Hirst a [[Palazzo Vecchio]], questa scultura che corre nel vuoto sarebbe la perfetta rappresentazione della caduta e della stagnazione culturale in [[Toscana]]. Di tutta risposta, il comune di [[Signa]] ha commissionato a Clet l'installazione della scultura, collocando la stessa sulle acque del [[Signa#Il_Parco_dei_RenaiIl Parco dei Renai|Parco dei Renai]].
 
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