Olio di sapote: differenze tra le versioni

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La selezione dei semi avviene dopo la spolpatura del frutto destinato alla lavorazione industriale e successivamente congelato. I semi vengono essiccati in modo tale da ridurre l’umidità contenuta e permettere quindi la lavorazione successiva.
E’ necessario sgusciare i semi ed essiccare anche la parte interna che contiene l’olio in percentuale del 24-34% in base al tipo di seme ed al suo stato di conservazione. Alcuni semi infatti presentano delle imperfezioni e quindi la selezionatura è importante per ottenere un olio di qualità.
Trattandosi di un prodotto con alti contenuti di acidi grassi saturi (21% Acido Stearico e 10% di Acido Palmitico) a temperatura di 12° la sua consistenza è burrosa e quindi solitamente viene chiamato comunque manteca di sapote o burro di sapote. Oltre i 20 gradi la sua consistenza è oleosa in quanto contiene un alto tenore di acidi grassi omega 9 (50%) ed omega 6 (circa 13%) vitamina F.
 
== Usi ==
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Maya ed Aztechi lo coltivavano come frutto dal dolce sapore e ne spremevano il seme ottenendo un succo dal gusto aromatico.
Il frutto viene utilizzato solitamente per usi alimentari, nella preparazione di succhi di frutta, marmellate e gelati e nella pasticceria di pregio. La polpa contiene elevate dosi di vitamine A e carotene oltre a calcio, fosforo, ferro, Tiamina, Riboflavina, Niacina, Acido Ascorbico, Tritofano, Metionina ed un elevato contenuto di Lisina. (Acqua 65% - 1.2% proteine, 0.4% grassi e 31% carboidrati).
L’aroma dell’olio extravergine ricorda la mandorla amara ed è per questo motivo che gli indigeni della Repubblica Dominicana chiamavano il frutto: albicocca dei Caraibi.
 
=== L'olio di sapote per uso medico ===
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=== L'olio di sapote per uso cosmetico ===
I Maya e gli Aztechi avevano anche scoperto le sue potenzialità come impacco contro la caduta dei capelli. Incuriositi da questa pratica popolare, in Occidente se ne cercarono le ragioni scientifiche. Nel 1970, test clinici svolti presso l’Università della California a Los Angeles hanno confermato che l’olio di semi di sapote, per via della sua composizione organolettica, è efficace nel fermare la caduta dei capelli, ed in particolare quella causata da [[dermatite seborroica]].
Gli studi sono stati ripresi nel 2006 da un lavoro scientifico elaborato da [https://fr.wikipedia.org/wiki/Institut_des_corps_gras[Institut des corps gras|ITERG]], il più grande centro specializzato in Francia per la caratterizzazione degli oli speciali. Le attuali ricerche hanno valutato l'olio dei semi di sapote come ottimo principio attivo sia per la pelle che per il capello. Valutando per quest'ultimo due parametri quali: idratazione e brillantezza. La peculiarità è che questo prodotto viene assorbito rapidamente dalla cute apportando benefici alla microcircolazione del cuoio capelluto. Per quanto riguarda la pelle sono stati valutati due parametri: idratazione e morbidezza.
 
Gli studi clinici hanno individuato nei principi attivi che lo caratterizzano le motivazioni di quest’effetto curativo:
 
* [[Squalene]]: trattiene l'umidità della pelle preservandola da screpolature e da stress ossidativi;
* ß-[[Carotene|carotene]] e [[Tocoferolo]]: fonti di vitamine A ed E;
* Acidi e Alcoli Triterpenici: svolgono un'azione cicatrizzante e ossigenante sulla cute, riattivando la microcircolazione sanguigna del follicolo e riequilibrando lo stato di bellezza e salute del capello.