Olio di sapote: differenze tra le versioni

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== Come si ottiene ==
La selezione dei semi avviene dopo la spolpatura del frutto destinato alla lavorazione industriale e successivamente congelato. I semi vengono essiccati in modo tale da ridurre l’umidità contenuta e permettere quindi la lavorazione successiva.
E’È necessario sgusciare i semi ed essiccare anche la parte interna che contiene l’olio in percentuale del 24-34% in base al tipo di seme ed al suo stato di conservazione. Alcuni semi infatti presentano delle imperfezioni e quindi la selezionatura è importante per ottenere un olio di qualità.
Trattandosi di un prodotto con alti contenuti di acidi grassi saturi (21% Acido Stearico e 10% di Acido Palmitico) a temperatura di 12° la sua consistenza è burrosa e quindi solitamente viene chiamato comunque manteca di sapote o burro di sapote. Oltre i 20 gradi la sua consistenza è oleosa in quanto contiene un alto tenore di acidi grassi omega 9 (50%) ed omega 6 (circa 13%) vitamina F.
 
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L'olio di sapote risulta essere un ottimo rimedio naturale nel mondo tricologico per trattare e modellare i capelli. Le sue peculiari caratteristiche determinano un'efficace idratazione del cuoio capelluto ed una rinnovata attività ossigenativa, ottimo per chi soffre di dermatite seborroica, viene utilizzato per disciplinare capelli secchi o crespi; se mescolato all’[[olio essenziale di bergamotto]], quest’olio è anche adatto ai capelli grassi. Le sue proprietà aiutano a prevenire sia l'indebolimento del fusto che quello del bulbo pilifero.
 
E’È ottimo anche per le pelli molto secche; lo troviamo infatti in molti cosmetici adatti a pelli secche, stanche, mature e sensibili.
 
== Bibliografia ==