Montecopiolo: differenze tra le versioni
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Anche se non ci sono prove certe al riguardo, gli storici sono propensi a ritenere che alcune frazioni comunali quali Cà Moneta, Monterotto e la stessa Villagrande siano sorte in seguito alla distruzione del [[Castello di Montecopiolo]] (ubicato sul ''Monte Roccaccia,'' in un una posizione assolutamente strategica ed abitato secondo gli ultimi studi almeno sino al XVII secolo) e al conseguente progressivo abbandono da parte della popolazione che si è sparsa e riversata nei dintorni dando origine a questi nuovi abitati.
''Monterotto,''
''Monteboaggine'', frazione che si trova alle pendici del ''Monte Eremo'', dal canto suo testimonia con il proprio nome - buoi e ''boaggine'' hanno la stessa radice - come in quei territori fosse in uso l'antichissima pratica dell'alpeggio mediante la quale contadini (lavoratori agricoli dipendenti di altri e quindi non proprietari) e agricoltori (proprietari agricoli in proprio che spesso, ma non sempre, avevano alle proprie dipendenze contadini dipendenti) della zona ogni anno, sul finire della primavera e sino all'autunno inoltrato, conducevano il proprio bestiame nei [[pascolo|pascoli]] comunali di alta quota dove le [[mandria|mandrie]] vivevano allo stato brado per tutti i mesi estivi per poi essere ricondotte nelle stalle poco prima del periodo invernale quando ormai il [[clima]] rigido e le nevicate imminenti (e abbondanti a queste altitudini) non permettevano oltre di lasciare gli animali all'aperto; la stessa cosa avveniva in altre parti del comune più a valle poco lontano dalle frazioni di Monterotto, Petorno e Cà Valcanese.
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