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[[File:Decreto annessione comuni a Milano.jpg|right|thumb|Decreto di annessione del comune di Crescenzago a [[Milano]], 1923]]
La zona di Crescenzago è abitata sin dalla preistoria: lo testimoniano dei reperti ritrovati nel 1869 nell'attuale area di [[Quartiere Adriano]] risalenti all'[[Età del bronzo|età del bronzo]] (circa 3000 a.C.) i quali, probabilmente, rappresentano della antiche tombe in terracotta e di forma tronco-conica contenenti alcuni oggetti (coltelli spezzati e spilloni per capelli) e le ceneri dei defunti
{{Cita libro
|titolo = Tombe della Cattabrega presso Crescenzago (provincia di Milano)
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A partire dal [[XII secolo]] il paese si sviluppò intorno alla [[chiesa di Santa Maria Rossa]], una chiesa in stile romanico del [[1140]], sita nell'attuale ''via Berra'', un tempo sede di un [[trittico]] del [[Bergognone]], in seguito trasferito presso il ''Museo Diocesano'' di [[Milano]]. Nella medesima via, di fronte alla chiesa si erge un palazzo, detto ''Casa Berra'', risalente al [[secolo XV|1400]] e un tempo munito di un giardino barocco, oggi andato perso. Crescenzago costituì per molto tempo la strada di ingresso alla [[Milano|città]] per chi proveniva da [[Venezia]]. A metà del [[Settecento]] fece registrare 270 abitanti in paese e 250 nella frazione di [[Cimiano]], nel [[1805]] si contavano 681 residenti in tutto il comune. La prima esperienza di unione con [[Milano]] risale al [[1808]] in conseguenza di un decreto di [[Napoleone]], ma il provvedimento fu annullato dagli [[austria]]ci nel [[1816]]. Al [[1858]] il borgo registrava una popolazione di 1534 abitanti su una superficie di 538 ettari. La [[rivoluzione industriale]] comportò poi un rapido incremento demografico, passando dai 1753 residenti del [[1871]] ai 2881 del [[1901]], e dai 6553 del [[1911]] ai 7125 del [[1921]]. Il processo di annessione di venticinque comuni e frazioni avviato nel [[1917]] sotto l'amministrazione Caldara<ref>[http://www.storiadimilano.it/Repertori/sindaci.htm Sindaci di Milano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> portò Crescenzago, [[comune]] autonomo, ad essere [[Elenco dei comuni inglobati a Milano|annesso a Milano]] nel [[1923]] insieme ad altri dieci comuni.<ref>[[s:R.D. 2 settembre 1923, n. 1912 - Aggregazione al comune di Milano di undici comuni contermini|Regio Decreto 2 settembre 1923, n. 1912, art. 1]]</ref>
Il quartiere, caratterizzato dalla presenza di numerose cascine, si trova lungo il [[Naviglio della Martesana]], dove nel [[XVIII secolo|Settecento]] vennero costruite
A sole poche centinaia di metri si ritrova il panorama composto da palazzi e industrie tipicamente metropolitane. Il quartiere è delimitato anche dal [[Lambro|fiume Lambro]]. È un'area ampiamente verde, specialmente per via del [[parco Lambro]], ma anche della ''Pista Ciclabile Martesana'' e del ''Bosco di Crescenzago''.
== Ville della Riviera ==
===Villa Pino===
Villa in stile [[Neoclassicismo|neoclassico]] e costruita dal generale napoleonico [[Domenico Pino]].
===Villa Petrovic===
[[File:Villa Petrovic.jpg|right|thumb|Villa Petrovic agli inizi del '900]]
== Personalità legate a Crescenzago ==
* [[Gino Rigoldi]], presbitero.
* [[Enrico Bigatti]], prelato impegnato nella lotta antifascista.
L'arteria principale del quartiere è ''via Padova'' (precedentemente ''via Milano'',<ref>La denominazione dovette essere ovviamente cambiata al momento dell'annessione al capoluogo meneghino.</ref> prima ancora strada ''Provinciale Veneta''), in anni recenti caratterizzata per la sua configurazione multietnica.
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