Siluriano: differenze tra le versioni

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Nella [[Scala dei tempi geologici]], il '''Siluriano''', meno comunemente "Silurico", dal nome dell'antico popolo [[galles]]e dei [[Siluri]], nel cui territorio furono individuate le rocce sedimentarie tipiche di questa età, è il terzo dei sei periodi in cui è suddivisa l'era del [[Paleozoico]], che a sua volta è la prima delle tre in cui è suddiviso l'eone [[Fanerozoico]].
 
Il Siluriano è compreso tra 443,7 ± 1,5 e 416,0 ± 2,8 milioni di anni fa (Ma),<ref name=chart2010>http://www.stratigraphy.org/ics%20chart/09_2010/StratChart2010.jpg</ref> preceduto dall'[[Ordoviciano]] e seguito dal [[Devoniano]].
 
== Suddivisione ==
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** [[Homeriano]] (426,2 ± 2,4 - 422,9 ± 2,5 Ma)
** [[Sheinwoodiano]] (428,2 ± 2,3 - 426,2 ± 2,4 Ma)
* [[Llandovery (geologia)|Llandovery]] (443,7 ± 1,5 - 428,2 ± 2,3 Ma)
** [[Telychiano]] (436,0 ± 1,9 - 428,2 ± 2,3 Ma)
** [[Aeroniano]] (439,0 ± 1,8 - 436,0 ± 1,9 Ma)
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== Definizioni stratigrafiche e GSSP ==
La base del Siluriano, che coincide con quella del [[Llandovery (geologia)|Llandovery]] e del suo primo piano, il [[Rhuddaniano]], è data dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici dei [[graptoliti]] della specie ''Parakidograptus acuminatus'' e ''Akidograptus ascensus''. <ref name="ics2010">[http://stratigraphy.science.purdue.edu/gssp/ Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) of the International Commission of Stratigraphy], Status on 2010.</ref>
 
Il limite superiore, nonché base del successivo [[Devoniano]], è dato dalla comparsa dei graptoliti della specie ''Monograptus uniformis''.
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Durante il Siluriano, la [[Gondwana]] continuò il suo lento spostamento verso sud, anche se le calotte di ghiaccio furono meno estese che durante l'ultima [[glaciazione]] Ordoviciana, tanto che la fusione delle calotte ghiacciate contribuì all'innalzamento del livello dei mari, come è testimoniato dal fatto che i sedimenti del Siluriano si sono sovrapposti a quelli erosi dell'Ordoviciano.
 
I continenti della [[Gondwana]] rimasero uniti tra loro, mentre altri [[cratone|cratoni]] si spostarono verso l'equatore iniziando la formazione del supercontinente chiamato [[Euramerica]]. Quando la proto-Europa entrò in collisione con il Nord America, la forza esercitata dall'urto provocò il corrugamento dei sedimenti costieri che si erano accumulati a partire dal [[Cambriano]] al largo delle coste orientali del Nord America e occidentali dell' Europa. Questo evento, noto come [[orogenesi caledoniana]], portò alla formazione delle lunghe catene montuose che si estendono tra lo stato di [[New York (stato)|New York]], la [[Groenlandia]] e la [[Norvegia]].
 
Il vasto oceano della [[Pantalassa]] ricopriva gran parte dell'emisfero Nord, circondato da altri oceani minori come l'[[Oceano Tetide]], attraverso le sue due fasi di Proto-Teti e Paleo-Teti, l'[[Oceano Reico]], lo sbocco dell'[[Oceano Giapeto]] tra la [[Avalonia]] e la [[Laurentia]] e il neonato Oceano Uralico, compreso tra i due continenti di [[Siberia (continente)|Siberia]] e [[Baltica]].<br />
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Il Siluriano fu il primo periodo di cui abbiamo macrofossili di grandi [[biota|bioti]] terrestri, che formarono distese di muschi sul bordo di laghi e corsi d'acqua.
 
I primi esemplari di fossili di [[piante vascolari]], cioè piante terrestri con tessuti in grado di trasportare il nutrimento, risalgono a questo periodo. I più antichi rappresentanti di questo genere sono la ''[[Cooksonia]]'', perlopiù nell'emisfero settentrionale, e la ''[[Baragwanathia]]'' in Australia. Successivamente comparvero le prime piante dotate di [[xilema]] e [[floema]], ma ancora senza differenziazione nelle radici, nello stelo o nelle foglie, come le ''[[Psilophyta]]'' ramificate che si riproducevano per [[spore]] e probabilmente erano in grado di effettuare la [[fotosintesi clorofilliana]] nei tessuti esposti alla luce. <ref>C. Kevin Boyce «''How green was Cooksonia? The importance of size in understanding the early evolution of physiology in the vascular plant lineage''» Paleobiology, 34(2), 2008, pp. 179–194. DOI [0179:HGWCTI2.0.CO;2 10.1666/0094-8373(2008)034[0179:HGWCTI]2.0.CO;2].</ref>
<ref>Habgood, K.S.; Edwards, D.; Axe, L. (2002). «''New perspectives on Cooksonia from the Lower Devonian of the Welsh Borderland''» Botanical Journal of the Linnean Society. Vol. 139. n.º 4. pp. 339-359. DOI 10.1046/j.1095-8339.2002.00073.x.</ref> <ref>D. Edwards (1980). «''Records of Cooksonia-type sporangia from late Wenlock strata in Ireland''» Nature. Vol. 287. pp. 41–42. DOI 10.1038/287041a0.</ref>
Tuttavia né i muschi, né le piante vascolari erano dotati di radici profonde.