Abu Muhammad Mahmud al-'Ayni: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Nacque in una famiglia di studiosi nel 1361, nella città di ʿAyntāb (oggi [[Gaziantep]], in [[Turchia]]).<ref>al-ʿAynī, ''al-Sayf al-Muḥammad fī sīrat al-Malik al-Muʿayyad'', Falūm Muḥammad Shaltūt (ed.), Il Cairo, 1967.)</ref> Studiò discipline storiche, ''[[Adab]]'' e scienze religiose [[islam]]iche. Oltre alla [[lingua araba]], parlava la [[lingua turca]]. Vi sono elementi per affermare che egli capiva anche il [[Lingua persiana|persiano]].<ref>Anne F. Broadbridge, "Academic Rivalry and the Patronage System in Fifteenth-Century Egypt", su: ''Mamluk Studies Review'', Vol. 3 (1999), Note 4.</ref> Nel 1386 viaggiò alla volta di [[Gerusalemme]], dove incontrò lo ''Shaykh'' [[hanafismo|hanafita]] al-Sayrāmī, che era a capo della neo-costituita ''[[Madrasa]]'' al-Zāhiriyya e della relativa ''[[khanqa|khānqa]]'' [[Sufismo|sufi]]. Al-Sayrāmī invitò al-'Ayni ad accompagnarlo a casa sua al [[Cairo]], dove egli divenne uno dei Sufi della Zāhiriyya.<ref>[[Ibn Taghribirdi|Ibn Taghrībirdī]], ''al-Nujūm al-zāhira fī mulūk Miṣr wa al-Qāhira'' (Beirut, 1992.)</ref> Questo fu un
Si guadagnò buona fama e inizialmente ebbe successo. Tuttavia, dopo che al-Sayrāmī morì nel 1388, al-'Ayni fu coinvolto in una disputa personale con l'[[Emiro]] [[Jārkas al-Khalīlī]], che tentò di espellerlo dal Cairo.<ref>Al-Sākhawī, ''al-Dawʿ al-lāmiʿ li-ahl al-qarn al-tāsiʿ''</ref> Al-ʿAynī descrisse in seguito al-Khalīlī come arrogante e dittatoriale – "un uomo, innamorato della sua opinione".<ref>Ibn Taghrībirdī, che cita al-ʿAynī nei suoi ''al-Nujūm al-zāhira fī mulūk Miṣr wa al-Qāhira''.</ref> Scampò all'espulsione per merito di uno dei suoi Maestri, [[Siraj al-Din al-Bulqini]], ma prudentemente decise di lasciare comunque temporaneamente la città.<ref>Al-ʿAynī, ''al-Sayf al-Muḥammad''.</ref>
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