Abu Muhammad Mahmud al-'Ayni: differenze tra le versioni
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Dal Cairo si trasferì a insegnare a [[Damasco]], dove fu nominato dall'[[Emiro]] ''[[Muhtasib|muḥtasib]]'' (controllore statale della legalità [[Shari'a|sciaraitica]] dei traffici e dei commerci in un [[suq]])<ref>Al-'Ayni, ''ʿIqd al-jumān fī taʾrīkh ahl al-zamān'', ed. ʿAbd al-Rāziq al-Ṭanṭāwī al-Qarmūt, Il Cairo, 1985.</ref> e tornò al Cairo solo qualche tempo dopo il 1398.
Tornato al Cairo, al-ʿAynī rafforzò il proprio ruolo sociale e la propria posizione politica avvicinandosi a diversi ''Amīr'', adempiendo al ''[[Hajj|Ḥajj]]'' stando con l'Emiro Tamarbughā al-Mashtūb.<ref>Ibn Taghrībirdī, ''al-Manhal al-ṣāfī al-muhannad fī sīrat al-Malik al-Muʾayyad'', ed. Muḥammad Muḥammad Amīn, Il Cairo, 1984, 1:417.</ref> Godé anche del patronato del potente ''Amīr'' Jakm min ʿAwḍ, della ''khāṣṣakiyya''<ref>La guardia del corpo del Sultano</ref> di [[Barquq|Barqūq]], diventandone anche il ''dāwadār''<ref>Lett. "titolare del [[calamaio]]", incaricato di agire come segretario e consigliere personale del [[Sultano]] [[Mamelucchi|mamelucco]].
Dopo la morte di Barqūq, al-ʿAynī divenne il ''muḥtasib'' del Cairo, sostituendo il noto studioso [[al-Maqrizi|al-Maqrīzī]]. Secondo questi (parte comunque interessata!) fu Jakm a far avere il posto ad al-ʿAynī;<ref>al-Maqrīzī, ''Kitāb al-sulūk li maʿrifat duwal al-mulūk'', ed. Saʿīd ʿĀshūr, Il Cairo, 1973, 3:2:740.</ref> ma lo storico Ibn Taghribīrdī afferma che il risultato fu lo sforzo congiunto di Jakm min ʿAwḍ e di altri due ''Amīr'', Qalamtāy al-ʿUthmānī e Taghribīrdī al-Qurdamī.<ref name=autogenerated1>Ibn Taghribīrdī, ''al-Nujūm'', 15:287.</ref> In ogni caso, ciò costituì l'inizio di una lunga inimicizia tra i due ''[[ulema|ʿulamāʾ]]'': "Da quel giorno vi fu ostilità tra i due uomini fin quando entrambi morirono".<ref name=autogenerated1 />
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