Teca Falcone: differenze tra le versioni

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{{W|architettura|giugno 2014}}
La TECA
 
è un manufatto-memoria realizzato per la conservazione e l’esposizione
La '''Teca Falcone''' è un manufatto-memoria realizzato per la conservazione e l’esposizione dell’autovettura del giudice [[Giovanni Falcone|Giovanni FALCONE]] oggetto dell’attentato di [[Capaci]].
 
La Fiat
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E’
stata, così, scartata l’idea iniziale di ubicarla sul lato breve, di
fondo,   per evitare quell’enfatizzazione – non cercata – che la testata
sull’asse maggiore   dello spazio aperto avrebbe suggerito, preferendo,
invece, una dislocazione più defilata, quasi al centro di uno dei   lati
lunghi del piazzale, in adiacenza di un grande pino marittimo evocante alla
memoria dei visitatori, la pianta palermitana ribattezzata “Albero Falcone”.
 
Dal 2014, infatti, la Scuola che ospita la TECA ha
promosso il Premio " Oltre la Giustizia: il ricordo"   rivolto
agli studenti degli istituti scolastici del territorio,  nella giornata
della Commemorazione   delle vittime della strage di Capaci. Circa 200
studenti degli Istituti che hanno aderito all'invito hanno concorso, attraverso
la presentazione di messaggi, disegni, poesie e pensieri in memoria di   Giovanni Falcone, di  Francesca
Morvillo  e degli uomini della scorta
che hanno perso la vita nel brutale attentato mafioso del 23 maggio 1992; gli
elaborati ornano già il pino prossimo alla TECA, in sintonia con il ficus posto
davanti al portone del palazzo in via Emanuele Notarbartolo 23, a  [[Palermo]]
dove abitavano i due magistrati.
 
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indubbiamente, tra i più alti rappresentanti – e per l’altro, il richiamo a
quella terra di Sicilia, teatro dell’attentato, che, per la sua netta
icnografia, fin dai tempi più antichi, è stata chiamata  ''Trinacria''.
 
Ed il
“triangolo” viene assunto come  ''leit-motiv''  dell’intero organismo: dal disegno del
controsoffitto formato da una serie di triangoli, con orientamento omogeneo a
quello dello spazio che coprono, in pannelli di lamiera microforata, alle
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Il
percorso di accesso alla TECA è stato pensato come un tratto autostradale, delimitato
da  ''guard-rail''  ammaccati, è pavimentato con pietra
naturale basaltica sulla quale sono state applicate delle strisce in lamina di
acciaio inox che simulano le linee individuanti le corsie e la carreggiata.
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L’Ufficio
di direzione lavori è   stato costituito dall’arch. Matteo PROTO e dal
geom. Emiliano RUSSOLILLO che è stato anche il coordinatore per la sicurezza in
fase di esecuzione.
{{Categorizzare|architettura}}
 
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