Fair use: differenze tra le versioni

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Nei paesi dove la trasmissione della cultura locale avviene principalmente in [[tradizione orale|forma orale]], come i paesi [[Africa|africani]], lo stesso concetto di copyright viene percepito come un retaggio dei tempi coloniali o come un tentativo dei paesi "ricchi" di perpetuare i propri privilegi. Il fair use viene pertanto letto come una possibilità di attenuazione del problema della diffusione della [[alfabetizzazione]] e della cultura<ref>Antonella De Robbio, "''[http://w3.uniroma1.it/ssab/er/relazioni/derobbio_ita.pdf Diritto di accesso ai contenuti e diritti di proprietà intellettuale nell'infrastruttura globale dell'informazione]''"</ref>, con commento favorevole pure del ministro Meloni.<ref>[http://www.meridianamagazine.org/20110706/agcom-meloni-bene-fair-use-e-promozione-offerta-legale-su-internet-da-rivedere-meccanismo-rimozione-contenuti/ Meridiana magazin]</ref>
 
=== EuropaItalia ===
Nell'aprile 2007, il [[Parlamento europeo]], riunito in seduta plenaria, ha votato una relazione che accoglie la proposta della [[Commissione europea]] di una nuova [[Direttiva dell'Unione europea|direttiva]] sul [[diritto d'autore]] ([[Ipred2]]) e, nello stesso tempo, introduce una serie di emendamenti.
 
Uno, in particolare, ricalcato sostanzialmente sul ''fair use'' statunitense, stabilisce che la riproduzione in copie, o su supporto audio, o con qualsiasi altro mezzo, a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe), studio o ricerca, «non debba essere qualificato come reato» (nella versione inglese del testo si adopera proprio l'espressione "''fair use''"<ref> ''Member States shall ensure that the fair use of a protected work, including such use by reproduction in copies or audio or by any other means, for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching (including multiple copies for classroom use), scholarship or research, does not constitute a criminal offence''.</ref>
 
====Italia====
Il senatore [[Mauro Bulgarelli]] ha [[Interrogazione parlamentare|interrogato]] il [[governo italiano]] sull'opportunità di estendere anche in Italia l'utilizzabilità del concetto del ''fair use'' per le attività didattiche e scientifiche.<ref>[[Mauro Bulgarelli]], [http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=15&id=251650 interrogazione], Senato.it</ref> La deputata [[Anna Maria Cardano]] ha presentato analoga interrogazione presso la [[Camera dei deputati]]<ref>[[Maria Cardano]], [http://www.camera.it/resoconti/resoconto_allegato.asp?idSeduta=106&resoconto=bt59&param=bt59 interrogazione], Camera.it</ref> Al parlamento sono stati presentati diversi [[Disegno di legge|disegni di legge]] per l'introduzione del ''fair use''.<ref>Paola Balducci, [http://legxv.camera.it/_dati/lavori/stampati/pdf/15PDL0024530.pdf proposta di legge], Camera.it</ref>
 
La risposta del governo ha affermato che a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68 («Attuazione della direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione»), il testo dell'articolo 70 della [[diritto d'autore italiano|legge italiana sul diritto d'autore]] riprodurrebbe sostanzialmente il regime del ''fair use'' statunitense<ref>Sottosegretario [[Andrea Marcucci]], [http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/ShowXml2Html.Asp?IdAtto=8215&Stile=5 risposta del governo all'interrogazione Bulgarelli], Camera.it</ref>.
 
===== Il comma 1-bis, art. 70 =====
Nel dicembre 2007, il [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento italiano]], su proposta della Commissione Cultura della Camera presieduta da [[Pietro Folena]], ha approvato il contestato<ref>[[Luca Spinelli]], "''[http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2183742 Italia, al via le immagini degradate]''", Punto Informatico, 8 febbraio 2008</ref> comma 1 bis in estensione dell'art. 70 della Legge sul diritto d'autore, secondo cui:
 
:«1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma».
 
===== Iniziativa per il comma 1-bis =====
Nel marzo 2008, il giurista [[Guido Scorza]] e l'editorialista [[Luca Spinelli]] hanno promosso un'iniziativa nazionale<ref>Lorenzo Gennari, "''[http://www.pubblicaamministrazione.net/leggi-e-norme/news/634/diritto-dautore-chiarezza-sul-comma-1-bis.html Diritto d'autore, chiarezza sul comma 1 bis]''", Pubblicaamministrazione.net, 11 marzo 2008 </ref> per definire il comma 1-bis e introdurre alcune ingenti liberalizzazioni nel [[diritto d'autore italiano]]<ref>"''[http://www.diritto.it/all.php?file=25583.pdf Dare un senso al degrado]''", Diritto.it, marzo 2008</ref>.
 
L'iniziativa, sostenuta da personalità della ricerca e della politica italiana ([[Elio Veltri]], [[Fiorello Cortiana]], [[Mauro Bulgarelli]], [[Salvatore Gaglio]], [[Bruno Mellano]] e altri<ref>"''[http://punto-informatico.it/2208850/PI/Lettere/Diritto-d-autore--c--egrave--chi-vuole-dare-un-senso-al-degrado/p.aspx Diritto d'autore, c'è chi vuole dare un senso al degrado]''", Punto Informatico, 4 marzo 2008</ref>), ha portato a una proposta di Decreto attuativo presentata ai ministri [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali|per i beni e le attività culturali]], [[Ministero della Pubblica Istruzione|della pubblica istruzione]] e [[Ministero dell'Università e della Ricerca|dell'università e della ricerca]].
 
===== La posizione dell'AGCOM =====
Nella proposta di direttiva sul diritto d'autore sul web l'[[Agcom]] ha chiarito che essa non si applicherà ai casi previsti dal fair use, che in tal modo, avrebbe un indiretto esempio di applicazione nel diritto italiano<ref>[http://www.agcom.it/Default.aspx?message=visualizzadocument&DocID=6663 AGCOM]</ref>. L'indirizzo è stato ribadito dal presidente Calabrò<ref>[http://www.corrierecomunicazioni.it/news/84456/il_web_un_bene_da_salvaguardare Corriere comunicazioni]</ref>.
 
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Tesi a favore di un restringimento del ''fair use'' sono state sostenute dalla [[Copyright Alliance]], che raggruppa molti dei soggetti che difendono interessi economici importanti. Per contro, la [[Computer & Communication Industry Association]] (CCIA) ha fatto richiesta alla [[Federal Trade Commission]] di chiarire la definizione di "fair use", al fine di evitare la confusione esistente anche sul piano legale. Secondo la tesi della CCIA, ciò che rende illecito il copiare non è l'attività in sé, ma il copiare a scopo di lucro.
 
==== I quattro fattori alla base del ''fair use'' ====
La giurisprudenza statunitense ha elaborato quattro fattori, da valutare congiuntamente, per determinare un ''fair use'', con l'avvertenza che un solo fattore non è da solo sufficiente per ammettere o escludere a priori gli altri:
<ref>Una certa corrente interpretativa accentua, sulla falsariga del [[fair dealing]], la distinzione tra uso commerciale e non commerciale, ma questo non appartiene, come elemento esclusivo, al diritto statunitense.</ref>
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# Le conseguenze di questo uso sul mercato potenziale o sul valore dell'opera protetta.
 
==== La giurisprudenza ====
Negli Stati Uniti ha suscitato grande eco il caso di un video amatoriale che aveva come sottofondo un celebre brano musicale. Dopo un'aspra contesa, la magistratura ha ritenuto che fosse un caso legittimo di applicazione del principio del fair use<ref>Claudio Tamburrino, [http://punto-informatico.it/2822956/PI/News/fair-use-un-gioco-bambini.aspx "Il fair use è un gioco da bambini"], punto informatico, 2 marzo 2010</ref>.
 
=== Unione europea ===
Nell'aprile 2007, il [[Parlamento europeo]], riunito in seduta plenaria, ha votato una relazione che accoglie la proposta della [[Commissione europea]] di una nuova [[Direttiva dell'Unione europea|direttiva]] sul [[diritto d'autore]] ([[Ipred2]]) e, nello stesso tempo, introduce una serie di emendamenti.
 
Uno, in particolare, ricalcato sostanzialmente sul ''fair use'' statunitense, stabilisce che la riproduzione in copie, o su supporto audio, o con qualsiasi altro mezzo, a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe), studio o ricerca, «non debba essere qualificato come reato» (nella versione inglese del testo si adopera proprio l'espressione "''fair use''"<ref> ''Member States shall ensure that the fair use of a protected work, including such use by reproduction in copies or audio or by any other means, for purposes such as criticism, comment, news reporting, teaching (including multiple copies for classroom use), scholarship or research, does not constitute a criminal offence''.</ref>
 
== Casi celebri ==