Juan Antonio Llorente: differenze tra le versioni
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Nel [[1793]], su richiesta del ministro della Giustizia, l'inquisitore generale Manuel Abad y Lasierra chiede un rapporto sulle procedure adottate nel Sant'Ufficio a Llorente che impiegherà quattro anni per la stesura del documento dove rivela le procedure segrete dell'Inquisizione che critica suggerendone una riforma che non giungerà a compimento. Llorente trasmetterà il suo manoscritto a [[Gaspar Melchor de Jovellanos]] che l'utilizza come fonte per il suo "rapporto al Re sul tribunale dell'Inquisizione" che gli procurerà l'incarceramento nella prigione del Castello di Bellver, a [[Maiorca]].
Dopo essere stato accusato dall'Inquisitore Generale Ramon Arce di tradire il Sant'Ufficio, Llorente, condannato al pensionamento forzato di un mese e alla rimozione dalle sue cariche, si ritira in un convento (1801-1805). Ritorna in auge e diventa canonico del [[Arcidiocesi di Toledo| Primate di Toledo]], maestro di scuola del [[Capitoòo (cristianesimo)|capitolo]] e [[cancelliere]] della università. Viene insignito del cavalierato dell'[[Ordine di Carlo III]].
===Progressista ''afrancesado''===
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