Computer to plate: differenze tra le versioni

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Il '''Computer to plate''' ('''CTP''') è un sistema [[tecnologia|tecnologico]] usato nelle tipolitografie per trasferire testi e immagini "direttamente" da un [[computer]] ad una speciale lastra che sarà poi adoperata su una macchina da [[stampa offset]]. Questa tecnologia, sviluppatasi solo negli ultimi decenni, innovando la precedente [[fotocomposizione]] e il più recente [[computer to film|CTF]] (computer to film), permette di risparmiare tempi e costi<ref>[http://www.fujifilm.it/aree/prodotti/prodotti.asp?cod=LASCTP Un articolo tecnico sul CTP]</ref>, nella fase di [[prestampa]] di un qualsiasi progetto di stampa. Infatti alcuni passaggi legati in precedenza alla fotocomposizione, come lo ''sviluppo'' del film prodotto dalla fotocompositrice, il ''montaggio'' su un foglio trasparente (foglio di montaggio) e ''l'esposizione'' del "montato" su una lastra tradizionale agli [[Radiazione ultravioletta|UV]] di un [[bromografo]], vengono saltati<ref>[http://www.gcanale.it/terms/computer-to-plate/ Vantaggi del CTP]</ref>. A parte costi e tempi, la tecnologia CTP è qualitativamente da preferire perché, limitando i citati passaggi, l'impressione dell'impaginato sulla lastra ne guadagna, risultando notevolmente più definita. La lastra<ref>[http://digilander.libero.it/sitographics/stampa_offset.htm Preparazione delle lastre con il CTP]</ref> direttamente così ottenuta sarà quindi sviluppata in una sviluppatrice, per essere poi usata su una qualsiasi macchina da stampa offset.[[File:Computer to Plate 01.jpg|thumb|SUPRASETTER - Computer to plate per lastre offset della tedesca Heidelberg]]
 
 
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Oltre che in tipolitografia, I CTP hanno anche la loro applicazione in [[flessografia]]. La stampa flessografica<ref>[http://digilander.libero.it/sitographics/stampa_flexografia.htm Stampa flessografica che cosa è ?]</ref>, anche se necessaria e indispensabile (basti pensare agli ''shopper'', i familiari sacchetti di plastica dei supermercati in cui riporre la spesa) è stata per molto tempo la Cenerentola della "stampa di qualità". A partire dal 2010 la produzione digitale di lastre flessografiche è in questi CTP non solo veloce ed ecologica, ma accurata nella definizione di piccoli particolari producendo un buon "registro" indispensabile per quelle lavorazioni a più colori e in quadricromia.
 
Molti tecnici in campo flessografico, affermano che la qualità di stampa derivante, può competere in molti lavori con la definizione e la brillantezza della stampa [[rotocalcografia|rotocalco]]<ref>[http://www.esko.com/it/prodotti/overview/hd-flexo/Overview Articolo sulla stampa flessografica: Una vera alternativa all'offset e al rotocalco ]</ref><ref>[http://euroadhesiv.com/etichette-in-stampa-tradizionale/hd-flexo/ L'alta qualità della stampa flexo]</ref><ref>[http://www.apex-groupofcompanies.com/en/system/files/HQ+FLexo+_IT.pdf La stampa flexo : Cronaca di una rivoluzione ]</ref> I colori sgargianti di alcune confezioni alimentari, quelli di prodotti surgelati e non (come le confezioni di patatine), sacchetti in carta o in [[propilene]] con stampe brillanti e di buona qualità sono stampate sempre più spesso da macchine flessografiche su cui sono montate lastre digitali flexo prodotte dal relativo CTP flessografico.
 
Alcuni modelli di questi CTP sono poliedrici e più flessibili di quelli che realizzano lastre offset. Infatti, oltre alle lastre flexo rendono possibile la lavorazione di lastre digitali tipolito e pellicole termiche ad ablazione.