Primiero: differenze tra le versioni

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Fa parte della valle anche l'importante stazione turistica di [[San Martino di Castrozza]] (m 1444 [[s.l.m.]]), che si trova nei comuni di Siror e Tonadico, di cui rappresenta una frazione, situato a circa quattordici chilometri da Fiera di Primiero lungo la strada S.S. 50 in direzione del [[Passo Rolle]] (m 1984 [[s.l.m.]]).
 
== Geografia ==
[[File:Fiera-Transacqua-panorama.jpg|thumb|Veduta dell'alta valle di Primiero dal colle di Polina-Strina]]
[[File:PratiStrine-Primiero.jpg|thumb|Masi in località Strine, sullo sfondo il Cimerlo]]
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La valle è racchiusa da tutte le direzionii da imponenti gruppi monutuosi: a Nord-Est le [[Pale di San Martino]], ad Nord-Ovest il [[Lagorai]] e a sud le [[Vette Feltrine]], che attorniano la conca, incastonata come un gioiello verdeggiante in uno scrigno di roccia.
 
Le Pale di San Martino presentano al loro interno, racchiuso fra vette e guglie, un ampio altipiano (circa 50 km²) di [[dolomia]], appartenente alla Formazione geologica della Dolomia dello Sciliar, e raggiungono i tremila metri d'altezza con varie cime, tra cui si ricordano la [[Vezzana]] (m 3193 [[s.l.m.]]) e il [[Cimon della Pala]] (m 3183 [[s.l.m.]]).
Il gruppo del Lagorai-Cima d'Asta, al confine con la Val di Fiemme e la Valsugana, è costituito da rocce magmatiche (in prevalenza porfidi) tra le cui vette principali ci sono il [[Monte Colbricon]] (m 2602 [[s.l.m.]]), [[Cima Cece]] (m 2745 [[s.l.m.]]) e il [[Monte Cauriol]] (m 2495 [[s.l.m.]]) (questi ultimi due già nella [[Valle del Vanoi]]).
 
Nel [[1967]] è stato istituito il [[Parco Paneveggio-Pale di San Martino]], che comprende, oltre a porzioni delle catene delle Pale e del Lagorai, anche le zone prative, le foreste e i pascoli della Val Canali, della Val Venegia e del Vanoi.
 
== Geologia ==
La conca di Primiero appartiene dal punto di vista geologico alla regione delle [[Dolomiti]], il territorio si estende su un'area a cavallo della [[Linea della Valsugana]]. Quest'ultima è una faglia di importanza regionale che inizia a sud del [[Lago di Caldonazzo]] e giunge fino in [[Cadore]], passando per [[Passo Gobbera]] e [[Passo Cereda]], attraversando così tutta la conca del Primiero con direzione ESE – WNW. Questa grande faglia interessa in profondità il [[Basamento metamorfico]] del [[Sudalpino]] e in corrispondenza di essa si è verificato un raccorciamento crostale di diversi chilometri.
La successione litostratigrafica formata dalle rocce presenti in affioramento o nel sottosuolo della zona in esame è particolarmente varia e complessa sia per le caratteristiche litologiche che per quelle idrogeologiche.
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Ciò, unitamente al fatto che la successione arriva fino alla Scaglia Rossa del [[Cretacico superiore]], conferisce alla successione un carattere prettamente sedimentario. Questo si riflette anche sul comportamento reologico e sulle risposte meccaniche che le differenti litologie hanno offerto alle sollecitazioni tettoniche. Infatti le rocce cristalline e quelle dolomitiche (ove queste formino corpi estesi e potenti) danno origine ad un classico dominio di deformazione fragile in cui predominano strutture di frattura come le [[Faglia|faglie]] (specialmente ad alto angolo), mentre la strutture a deformazione duttile sono limitate a pieghe di grande scala quali l'anticlinale di Cima d'Asta, in corrispondenza della quale si verifica l'affioramento del Basamento Metamorfico e del [[batolite]] di Cima D'Asta in esso inglobato. Dove invece sono presenti rocce carbonatiche sedimentarie più recenti e scarsamente o per nulla dolomitizzate prevalgono le strutture di natura plicativa antiformi e sinformi e sovrascorrimenti. Questo è quanto si riscontra nella zona a sud del lineamento valsuganese, in cui l'anticlinale delle Vette Feltrine e il sovrascorrimento ad essa associato sono le strutture principali, accompagnate da altre strutture con direzione e caratteristiche morfologiche affini alla [[Linea della Valsugana]] e alla Linea di [[Belluno]].
 
== Storia ==
===== Le origini leggendarie della valle =====
Secondo la leggenda<ref>{{cita web|url=http://primiero.net/cultura/lontra.html|titolo=Luca Brunet, ''Le lontre di Primiero. Ascesa e decadenza di un animale eccezionale'', "L'ALPE" - n. 2 Estate 2000 - pp. 66-69|accesso=23 gennaio 2009}}</ref> la conca del Primiero era originariamente ricoperta da un'enorme distesa d'acqua, circondata tutt'attorno dalle Pale di San Martino e dalle Vette Feltrine.
Nel vasto [[lago]] alpino vivevano serenamente i pesci e una [[lontra]] solitaria. Finché un giorno la lontra, stanca della sua solitudine, riuscì con pazienza e determinazione a scavarsi un varco a valle della conca: le acque uscirono tempestose e si formò la gola dello Schenèr.
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Il nobile gesto, che permise all'uomo di stabilirsi in valle, valse alla lontra l'onore di essere scelta come simbolo del comprensorio e campeggiare negli stemmi dei comuni della vallata.
 
===== Dalla Preistoria ai Conti del Tirolo =====
La valle fu abitata da cacciatori del [[Neolitico]], come dimostrano i siti dei laghetti del Colbricón, vicino a Passo Rolle.
 
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Nel [[1373]] gli [[Asburgo]], divenuti possessori del Tirolo, riconoscono i diritti concessi da Carlo IV a Bonifacio e la valle passa definitivamente sotto dominio austriaco.
 
===== La dinastia dei Welsperg =====
[[File:Castel pietra.jpg|thumb|Il [[Castel Pietra (Tonadico)|Castel Pietra]]]]
 
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L'attività mineraria continuò fino alla fine del [[XVI secolo]], quando fu progressivamente abbandonata.
 
Governata dalla famiglia Welsperg, Primiero seguì i destini dell'Austria fino al [[1809]], quando divenne parte del Dipartimento della [[Dipartimento_della_PiaveDipartimento della Piave|Piave]]. Annessa al Regno italico [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], Primiero partecipò all'insurrezione anti-francese di [[Andreas Hofer]] con un piccolo corpo di volontari che si spinse verso [[Feltre]], guidato dalla patriota trentina [[Giuseppina Negrelli]]. La partecipazione all'insurrezione armata comportò consistenti perdite finanziari alla valle e causò anche l'arresto del borgomastro di Fiera, Michele Negrelli, padre del celebre ingegnere [[Alois Negrelli|Luigi]] e di [[Giuseppina Negrelli|Giuseppina]].
 
===== XIX secolo e prima guerra mondiale =====
Dopo la breve parentesi napoleonica, conclusasi nel [[1815]], Primiero tornò all'Austria e divenne un distretto della Contea del Tirolo. Nella seconda metà dell'[[XIX secolo]] Primiero fu interessata da due fenomeni molto diversi: da una parte una massiccia [[emigrazione|corrente emigratoria]], dovuta allo smantellamento definitivo delle miniere (nel [[1875]] erano state chiuse le ultime miniere di ferro), dall'altra l'arrivo dei primi escursionisti e viaggiatori, in gran parte britannici. Nel fondovalle e a [[San Martino di Castrozza]] si iniziarono a costruire i primi alberghi, anche se le attività principali per i primierotti continuarono ad essere l'[[agricoltura]] e l'[[allevamento]], unite all'industria del [[legno]].
 
Primiero e la vicina valle del Vanoi, terre di confine, si ritrovarono nel mezzo della linea del fronte durante la [[prima guerra mondiale]]. Gli austriaci stabilirono la propria linea di difesa presso il [[Passo Rolle]], permettendo agli Italiani di occupare la valle già nel [[1915]]. Nel [[1916]] le truppe italiane, guidate dal generale Ferrari, riuscirono con una cruenta operazione a impossessarsi del Passo, mentre nella valle del Vanoi conquistarono il monte Cauriol. Con la [[battaglia di Caporetto]], Primiero fu riconquistata dagli austriaci, che scesero a Fiera il 6 novembre. Da questo momento la guerra si spostò in altre aree. Il conflitto costrinse all'evacuazione di buona parte dei paesi delle due valli, i cui abitanti divennero profughi sia in Italia che in Austria.
 
== Arte ==
[[File:Fiera di Primiero chiesa.jpg|thumb|upright=1.2||La Pieve di Santa Maria Assunta a Fiera]]
[[File:Palazzo del Dazio Fiera.jpg|thumb|upright=1.2|Il gotico palazzo del Dazio a Pieve, noto anche come palazzo delle Miniere]]
 
Nella seconda metà del Quattrocento è stata eretta, nelle sue attuali forme [[gotico|gotiche]], la chiesa arcipretale di Fiera, una delle chiese gotiche più notevoli del Trentino. Venne costruita come atto di devozione dalla numerosa comunità germanofona di minatori (i ''canopi'') presente in valle, anche grazie al contributo economico dell'arciduca [[Sigismondo d'Austria]]. Gli scavi nel presbiterio hanno mostrato l'esistenza di tre absidi di chiesichiese precedenti: due di stile [[Architettura romanica|stile romanico]] (1100-1200 circa) e la più antica di età [[paleocristiana]]. A destra della chiesa arcipretale è presente l'antica chiesetta romanica di [[San Martino]] ([[XI secolo]]), ora battistero. Accanto alla chiesetta, l'antica canonica è un esempio di abitazione primierotta, ornata da affreschi e con all'interno un soffitto a cassettoni dell'inizio del Cinquecento.
 
In Rivetta Koch, di fronte alla chiesa della Pieve, è stato costruito il Palazzo del Dazio o delle Miniere, antico ufficio di riscossione delle tasse, con bifore, feritoie e sporgenze angolari. Sopra la bifora che sovrasta il portone è raffigurata l'[[Aquila (araldica)|aquila]] d'[[Asburgo]], fra i 40 stemmi delle famiglie proprietarie di miniere. Ora ospita il museo della cultura materiale di Primiero.
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Da segnalare Palazzo Scopoli (XI secolo), antica sede del vicario del conte e ora sede del municipio di Tonadico, il signorile [[Palazzo Someda]] (fine del XVI secolo) a Transacqua, l'antica chiesetta di [[San Vittore]] a Tonadico, con affreschi medievali risalenti al periodo delle [[crociata|crociate]] e le rovine del Castel Pietra all'imbocco della [[Val Canali]].
 
== Comuni della comunità ==
{{Vedi anche|Comunità di Primiero#Comuni appartenenti}}
La [[Comunità di Primiero]], istituita con la riforma istituzionale operata dalla [[Provincia autonoma di Trento]] nel [[2006]]<ref>[http://www.consiglio.provincia.tn.it/documenti_pdf/clex_21189.pdf legge provinciale n.3 del 16 giugno 2006]</ref>, comprende 8 [[comune|comuni]]. Il comune di [[Canal San Bovo]] raggruppa i paesi della Valle del Vanoi, mentre [[Sagron Mis]] si trova nella valle del Mis. Nella valle del Cismon si trovano gli altri 6 comuni, qui elencati da sud a nord:
 
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|}
 
== Galleria fotografica ==
<gallery>
Image:Fiera di Primiero.jpg| <center> Centro storico di [[Fiera di Primiero]]
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== Gemellaggi ==
La Comunità di Primiero è gemellata, dal settembre [[2009]], con la [[comunità]] brasiliana di [[Piraquara]].
 
== Note ==
<small><references/></small>
 
== Bibliografia ==
* Giovanni Meneguz, ''Primiero'', Trento, Panorama, 1982.
* Enrico Taufer, ''Guida delle Valli del Primiero'', Primiero, [[Società Alpinisti Tridentini|Società Alpinistica Tridentina]] - Comprensorio di Primiero, 1989².
* [[Cesare Battisti (irredentista)|Cesare Battisti]], ''Guida di Primiero'', Trento, Società Tipografica Editrice Trentina, 1912.
* Antonio Zieger, ''Primiero e la sua storia'', Trento, Accademia del Buonconsiglio, 1975.
 
== Voci correlate ==
* [[San Martino di Castrozza]]
* [[Val Canali]]
* [[Pale di San Martino]]
* [[Lagorai]]
* [[Valle del Vanoi]]
* [[Dialetto primierotto]]
* [[Mezzano]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.primiero.tn.it Sito istituzionale del Comprensorio di Primiero]
* [http://www.decanatodiprimiero.it Il sito del Decanato di Primiero]