Remain in Light: differenze tra le versioni
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|successivo = [[The Name of This Band Is Talking Heads]]
|anno successivo = 1982
|singolo1 = [[Once in a Lifetime (singolo Talking Heads)|Once in a Lifetime]]
|data singolo1 = 2 febbraio 1981
|singolo2 = [[Houses in Motion]]
|data singolo2 = 5 maggio 1981 <small>(alternate mix)</small>
}}
{{Recensioni album▼
| recensione1 = Ondarock▼
| giudizio1 = Pietra miliare<ref name=Ondarock>[http://www.ondarock.it/pietremiliari/talkingheads_remain.htm] su Ondarock.</ref>▼
| recensione2 = [[Allmusic]]▼
| giudizio2 = {{giudizio|5|5}}<ref name=Allmusic/>▼
}}▼
'''''Remain in Light''''' è il quarto album in studio dei [[Talking Heads]], pubblicato l'8 ottobre [[1980]] dalla Sire Records. Fu registrato in varie località delle Bahamas e degli Stati Uniti tra il luglio e l'agosto 1980 e prodotto da [[Brian Eno]], da tempo collaboratore del gruppo. L'album raggiunse la diciannovesima posizione della classifica Billboard 200 negli Stati Uniti e la ventunesima della UK Albums Chart. Furono distribuiti due singoli, ''Once in a Lifetime'' e ''Houses in Motion'', e il promo ''Crosseyed and Painless''. Venne certificato [[disco d'oro]] negli Stati Uniti e in Canada nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]].
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Le sessioni di registrazione iniziarono agli studi Compass Point nel luglio 1980. La creazione dell'album richiese numerosi musicisti addizionali, in particolare [[percussionisti]]<ref name="inlay">Si vedano le note di copertina della prima edizione su LP, 1980.</ref>. I Talking Heads scelsero di usare il titolo di lavorazione ''Melody Attack'' durante il processo di registrazione dopo aver visto un programma televisivo giapponese dello stesso titolo<ref name=bowman169>David Bowman, ''cit.'', p. 169.</ref>. Harrison ha dichiarato che l'obiettivo era fondere la musica rock con i generi africani, invece di limitarsi a imitare la [[musica africana]]<ref name=paredes38>Jon Pareles, ''Talking Heads Talk'', "Mother Jones", maggio 1982, pp. 36–39.</ref>. Le tecniche produttive di Eno furono fondamentali per l'ideazione dell'album. Gli strumenti vennero registrati uno per volta in un processo discontinuo<ref name="RSLIST">''The 500 Greatest Albums of All Time'', "Rolling Stone", 12 novembre 2003, p. 126.</ref>. I loop e le ripetizioni di battute ebbero un ruolo fondamentale, in un periodo in cui i computer non potevano ancora svolgere adeguatamente queste funzioni<ref name=NPR/>.
Dopo alcune sessioni alle Bahamas, l'ingegnere del suono Rhett Davies lasciò il lavoro in seguito a una discussione col produttore riguardo alla velocità di registrazione. Steve Stanley, che dall'età di 17 anni aveva lavorato con musicisti come [[Bob Marley]], si fece avanti per completare il lavoro<ref name=bowman168>David Bowman, ''cit.'', p. 168.</ref> e, secondo Frantz, ebbe un ruolo importante nella creazione del primo singolo, ''[[Once in a Lifetime (singolo Talking Heads)|Once in a Lifetime]]''<ref name=quiet/>. Venne usata anche un'unità per il riverbero artificiale della Lexicon, ottenuta dall'ingegnere del suono Dave Jerden<ref>Maureen Droney, ''cit.'' p. 51.</ref><ref>''[http://mixonline.com/TECnology-Hall-of-Fame/lexicon-digital-reverb-090106/ 1978 Lexicon 224 Digital Reverb]'', "Mix".</ref>. Come Davies, Jerden non era contento del ritmo veloce con cui Eno voleva registrare delle composizioni musicalmente così complesse, ma non si lamentò. Le tracce base erano semplici guide ritmiche composte da un solo accordo. Ciascuna sezione fu registrata come un lungo loop per permettere la creazione di composizioni più complesse attraverso il cambio di posizione o la fusione dei loop<ref name=bowman168/>.
Le tracce spinsero Byrne a ripensare il suo modo di cantare. Poche sezioni vocali vennero registrate alle Bahamas<ref name=bowman169/>. Gran parte della stesura dei testi iniziò quando il gruppo fece ritorno negli Stati Uniti e si divise tra New York e la California<ref name=bowman374>David Bowman, ''cit.'', p. 374.</ref>. Harrison prenotò gli studi Sigma Sound, specializzati in musica R&B, dopo aver convinto i proprietari che il lavoro del gruppo avrebbe potuto portare loro un nuovo tipo di clientela. Nel frattempo, a New York Byrne stava lottando con il [[blocco dello scrittore]]<ref name=bowman169/>. Harrison e Eno passavano il tempo a perfezionare le composizioni registrate alle Bahamas, mentre Frantz e la Weymouth spesso non si presentavano in studio. Cominciarono a emergere dei dubbi sulla possibilità di terminare l'album. Le sessioni di registrazione presero ritmo solo dopo l'ingaggio del chitarrista [[Adrian Belew]] dietro richiesta di Byrne, Harrison e Eno. A Belew venne chiesto di aggiungere degli assoli alle tracce registrate negli studi Compass Point, usando una chitarra con sintetizzatore [[Roland Corporation|Roland]]<ref name=bowman170>David Bowman, ''cit.'', p. 170.</ref>.
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Il primo lato contiene le canzoni più ritmate, con lunghi interludi strumentali: ''Born Under Punches (The Heat Goes On)'', ''Crosseyed and Painless'' e ''The Great Curve''<ref name=bowman170/>. Il lato B è composto da canzoni più introspettive, con sonorità che di brano in brano si fanno sempre più rarefatte<ref name=bowman178/>. ''Once in a Lifetime'' contiene una citazione da ''I Heard Her Call My Name'' dei [[Velvet Underground]]. La canzone era in origine intitolata ''Weird Guitar Riff Song'' per la sua particolare composizione<ref name=bowman172/>. Fu concepita come un singolo riff prima che il gruppo ne sovrapponesse un altro; Eno alternò otto battute di ciascun riff con le corrispondenti battute della controparte<ref name=bowman169/>. ''Houses in Motion'' include una lunga esibizione alla tromba e ai corni di Jon Hassell. ''Seen and Not Seen'' alterna un testo recitato da Byrne con un sottofondo ritmato a un ritornello più evocativo, mentre ''Listening Wind'' presenta elementi tipici della tradizione musicale araba. Il brano finale, ''The Overload'', fu il tentativo da parte dei Talking Heads di emulare il sound dei [[Joy Division]]. La canzone fu composta nonostante nessun membro della band avesse mai ascoltato nulla dei Joy Division: i musicisti si basarono piuttosto su come la musica del gruppo inglese era descritta nelle recensioni delle riviste musicali. Il brano è costituito da battiti tribali simil-[[industrial]] eseguiti principalmente da Harrison e Byrne<ref name=bowman178/>.
==Accoglienza ==
▲{{Recensioni album
▲| recensione1 = Ondarock
▲| giudizio1 = Pietra miliare<ref name=Ondarock>[http://www.ondarock.it/pietremiliari/talkingheads_remain.htm] su Ondarock.</ref>
▲| recensione2 = [[Allmusic]]
▲| giudizio2 = {{giudizio|5|5}}<ref name=Allmusic/>
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=== Giudizio della critica ===
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