Progetto HATNet: differenze tra le versioni
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==Strumentazione==
Lo strumento prototipo, HAT-1, è stato costruito con un [[teleobiettivo]] [[Nikon]] da 180
HAT-1 è stato trasferito da Budapest allo [[Steward Observatory]], [[Kitt Peak]] [[Arizona]], nel gennaio 2001. Tale trasferimento però ha danneggiato seriamente la strumentazione.<ref name="Bakos2002"/>
Due telescopi costruiti successivamente usano lenti [[Canon]] di 11 cm di diametro e rapporto focale f/1.8L per un campo visivo di 8°×8°. Sono strumenti totalmente automatizzati con in uso sensori [[Charge Coupled Device|CCD]] di 4 megapixel. Uno di questi opera al [[Wise Observatory]].<ref name="Bakos2004">{{cita pubblicazione | url=http://www.iop.org/EJ/ref/-prog=article/-target=inspec/1538-3881/128/4/1761/4| autore=G. Á. Bakos ''et al.''| titolo=Wide-field millimagnitude photometry with the HAT: a tool for extrasolar planet detection | rivista=He Publications of the [[Astronomical Society of the Pacific]]| volume=116| numero=817| anno=2004 | mese=marzo| pagine=266–277| doi=10.1086/382735}}</ref><ref name="Hartman2004">{{ cita pubblicazione| url=http://www.iop.org/EJ/article/1538-3881/128/4/1761/204218.text.html| titolo=HATNET Variability Survey in the High Stellar Density "Kepler Field" with Millimagnitude Image Subtraction Photometry| autore=Hartman ''et al.''| rivista=The [[Astronomical Journal]]| volume=128| numero=4|pagine=1761–1783| anno=2004| mese= ottobre| doi= 10.1086/423920}}</ref>
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Il secondo pianeta, [[HAT-P-2 b]], è stano annunciato l'anno successivo, il 3 maggio 2007, un altro gioviano caldo. Come peculiarità il pianeta era all'epoca quello con le più alta densità e gravità superficiale.<ref>{{cita pubblicazione|autore=G. Á. Bakos|coautori=''et al.''|data=2007|titolo= HD 147506b: A Supermassive Planet in an Eccentric Orbit Transiting a Bright Star|rivista=[[The Astrophysical Journal]]|volume=670|numero=1|pagine=826|doi=10.1086/521866|url=http://iopscience.iop.org/0004-637X/670/1/826/|lingua=en|accesso=2013-05-11}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|autore=Paul Gilster|titolo=HAT-P-2b: ‘A Really Weird Planet’|url=http://www.centauri-dreams.org/?p=1238|accesso=2013-05-11}}</ref>
Il Progetto HATNet ha scoperto (maggio 2013) 43 [[pianeta extrasolare|pianeti extrasolari]] con il [[metodo del transito]] e due pianeti ([[HATP-P-13 c]] e [[HAT-P-17 c|17 c]]) individuati tramite [[metodo delle velocità radiali]]. HAT-P-13 in particolare è la prima stella con un pianeta transitante e un altro pianeta più esterno in un’orbita ben definita rilevato tramite velocità radiali.<ref name=Bakos2009>{{cita pubblicazione|titolo=HAT-P-13b,c: A Transiting Hot Jupiter with a Massive Outer Companion on an Eccentric Orbit|url=http://iopscience.iop.org/0004-637X/707/1/446/fulltext/|autore=G. Á. Bakos ''et al.''|rivista=[[The Astrophysical Journal]]|volume=707|numero=1|pagine=446–456|anno=2009|doi=10.1088/0004-637X/707/1/446}}</ref> Altri due pianeti, [[HAT-P-13 d]] e [[HAT-P-31 c]] sono elencati dall'[[Enciclopedia dei Pianeti Extrasolari]] come non confermati, in attesa di ulteriori studi.
Quattro pianeti ([[HAT-P-10 b]], [[HAT-P-14 b|14 b]], [[HAT-P-27 b|27 b]] e [[HAT-P-30 b|30 b]]) sono stati annunciati contemporaneamente al team di [[SuperWASP]] e per questo in letteratura riportano entrambi gli identificativi.
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* [[Trans-Atlantic Exoplanet Survey]]
Una parte delle curve di luce di HATNet è disponibile pubblicamente sul [[
==Collegamenti esterni==
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