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'''Campodarsego''' è un comune di 11.471 abitanti della [[provincia di Padova]]. La [[parrocchia]] dipende dalla [[Diocesi di Padova]].
==Storia==
===Toponimo===
I primi documenti storici che citano Campodarsego risalgono al [[1190]]. Parliamo di un atto nel quale viene menzionata “Villa Campi de Arsico”. Il toponimo si riferisce ad in luogo disboscato e reso produttivo ('''campus''') vicino ad un corso d’acqua ('''Arsicus''') nominato molto spesso nel passato.
Il territorio era però abitato già da molti secoli prima e il punto di partenza di una storia di Campodarsego non può essere che il “Graticolato Romano”. Nel periodo paleoveneto la zona dell’Alto Padovano si presentava ricca di vegetazione, godeva di un clima mite e beneficiava della pendenza del terreno che permetteva il deflusso delle acque piovane.▼
===Il [[Graticolato romano]]===
Era percorsa da una strada che collegava Padova ad Asolo, quella che poi diventerà la Via Aurelia e , dopo ancora, la Statale del Santo.▼
▲Il territorio era però abitato già da molti secoli
▲Era percorsa da una strada che collegava [[Padova]] ad [[Asolo]], quella che poi diventerà la Via Aurelia e , dopo ancora, la Statale del Santo [[SS305]].
I [[Romani]] infatti scelsero questa terra fra il [[Brenta]] ed il [[Muson]] Vecchio
Il ''gromatico'', così si chiamava il tecnico incaricato alla stesura dell’insediamento, posto al centro della centuriazione segnava due assi perpendicolari fra loro: il primo chiamato “Decumano Massimo,
Il “Graticolato Romano”, probabile opera del periodo
===Il primo [[Cristianesimo]]===
Dopo la libertà di religione concessa
===Medio Evo===
▲I Romani infatti scelsero questa terra fra il Brenta ed il Muson Vecchio, con Campodarsego al centro, per realizzare la centuriazione dell’Agro Padovano.
Verso il mille la configurazione dell’ordinamento [[pagense]] è sconvolta dalla nascita delle [[Signorie]]. Sant’Andrea ed il suo castello diventano proprietà di una delle donne più singolari del medioevo: [[Speronella
Speronella era molto avvenente e ricca e non disdegnava di ricorre a qualsiasi mezzo, anche i più aberranti, per accrescere le proprie ricchezze. Alla sua morte, ereditò tutte le sue proprietà il figlio [[Jacopo da Sant'Andrea]], il quale dilapidò tutto il patrimonio in brevissimo tempo. Tale fatto deve aver avuto un eco grandissimo nell’Italia dei Comuni, tanto che persino [[Dante Alighieri]] lo cita nella
▲Il gromatico, così si chiamava il tecnico incaricato alla stesura dell’insediamento, posto al centro della centuriazione segnava due assi perpendicolari fra loro: il primo chiamato “Decumano Massimo, corrispondente alla Via Aurelia ed il “Cardine Massimo” l’attuale Via Desman a Borgoricco. Venivano tracciati da una parte e dall’altra di questi assi tutti gli altri cardini e decumani, ad una distanza tra loro di 710 metri e 40 centimetri.
Negli anni successivi il territorio di Campodarsego venne annesso al feudo dei '''“da [[Camposampiero]]”,''' e nel [[1405]] divenne parte della [[Serenissima]].
▲Il “Graticolato Romano”, probabile opera del periodo Augusteo (nel quale decretata la pace si era provvisto ad assegnare la terra ai veterani), è tuttora visibile. Questa interpretazione è confermata dal recente rinvenimento di monete, cocci ed embrici con il timbro di una fornace.
===dalla Serenissima al Regno d'Italia===
▲Dopo la libertà di religione concessa da Costantino inizia la lenta penetrazione del Cristianesimo nelle campagne, con la costituzione delle “pievi”. Le pievi pagansi si sostituirono alle strutture sociali, salvaguardando l’ordinamento civile e il bene comune e diventando quindi importanti centri religiosi e politici. A Campodarsego operava la pievi di Sant’Andrea (VI secolo d.C.). Sotto la sua giurisdizione nascono le cappelle di Reschigliano, Fiumicello, Campodarsego, Bronzola, Panigale, Villanova e Codiverno.
Il
▲Verso il mille la configurazione dell’ordinamento pagense è sconvolta dalla nascita delle Signorie. Sant’Andrea ed il suo castello diventano proprietà di una delle donne più singolari del medioevo: Speronella Dalesmanina.
▲Speronella era molto avvenente e ricca e non disdegnava di ricorre a qualsiasi mezzo, anche i più aberranti, per accrescere le proprie ricchezze. Alla sua morte, ereditò tutte le sue proprietà il figlio Jacopo, il quale dilapidò tutto il patrimonio in brevissimo tempo. Tale fatto deve aver avuto un eco grandissimo nell’Italia dei Comuni, tanto che persino Dante Alighieri lo cita nella “Divina Commedia”, nel canto XIII dell’Inferno tra gli scialacquatori:
▲Negli anni successivi il territorio di Campodarsego venne annesso al feudo dei “da Camposampiero”, e nel 1405 divenne parte della Repubblica Serenissima. Sotto i veneziani la zona venne beneficiata da interventi di pubblica utilità, in primis nell’agricoltura e nel commercio. Nel XVII secolo venne portata a compimento un’importante opera di bonifica che permise di aumentare le coltivazioni di mais, vite, e gelso.
▲Il ‘700 segnò la caduta della Repubblica Serenissima e la seguente occupazione prima della Francia di Napoleone Bonaparte e poi del Impero d’Austria. Finalmente nel 1866, a seguito delle lotte Risorgimentali, il Veneto venne annesso al Regno D’Italia
==Personalità ==
* [[Andrea Giacinto Longhin ]], Campodarsego [[23 novembre]] [[1863]], [[Treviso]] [[26 giugno]] [[1936]]), [[frate]] O.F.M. Cap. (Ordine Frati Minori Cappuccini), Vescovo della [[Diocesi di Treviso]], [[Beato]] della [[Chiesa Cattolica]].
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▲* [[Iacopo da Sant'Andrea]], Possidente nel medioevo dei terreni su cui sorge Campodarsego, Dante lo lo cita nel XIII canto dell'Inferno tra gli scialacquatori.
==Attività economica==
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==Turismo==
===Percorso pedonale del fiume [[Tergola]]===
Per chi ama passeggiare, a [[Bronzola]] c'è un piccolo percorso lungo il fiume [[Tergola]], chiamato appunto "Percorso Tergola". Il percorso è di circa due km e costeggia l'argine sinistro del fiume, un percorso molto tranquillo e rilassante tutto su tracciato in ghiaia.In questo periodo nel vicino comune di [[Vigonza]],si sta lavorando per allargare il percorso,infatti sono già pronti alcuni tratti che costeggiano sia il Tergola tra , [[Pionca]] e [[Peraga]] e sia un tratto del "Tergolino" una diramazione del ramo principale che parte a S'Andrea e delimita il confine ovest di Codiverno per ricongiungersi nuovamente a Pionca. Comunque fra breve tempo il percorso sarà molto interessante anche per la distanza in km infatti arriverà fino a [[Stra]].
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