Il leone a sette teste: differenze tra le versioni
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== Trama ==
Opera astrusa e talvolta irritante firmata dal grande regista brasiliano in un momento di ristagno creativo. L'incipit è suggestivo: Gabriele Tinti e Rada Rassimov mimano l'amplesso fra un mercenario e una "belva" bionda simboleggiante l'avidità del colonialismo bianco in Africa. Poi la non-trama del film si snoda attraverso metafore e simbolismi spesso oscuri e poco decifrabili, oppure, all'opposto, quasi didascalici come la lezione di un cattedratico marxista. La presenza di alcuni attori neri non professionisti rende il tutto ancora più indigeribile. Nel finale delirante, il prete rivoluzionario Jean-Pierre Leaud (attore prediletto da Truffaut) crocifigge Rada Rassimov, il cui incantevole nudo integrale costituisce uno dei pochi aspetti interessanti dell'opera, forse la meno riuscita di Rocha, che aveva abituato i propri estimatori a capolavori come "Il dio nero e il diavolo biondo" e "Antonio das Mortes".
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