Pinocchio (Carmelo Bene): differenze tra le versioni

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== Il rifiuto di crescere ==
[[Carmelo Bene]], nelle sue ''Proposte per il Teatro'', definisce il ''Pinocchio'' come uno...
:...''spettacolo dell'''infortunio sintattico'' nel teatrino perverso della ''Provvidenza'' ("la bella bambina dai capelli turchini") e dell'indisciplina cieca d'un ''pezzo di legno'' crocifisso da ''pro-verbi'' tricolori della ''carne'': mortalità natale e sciagurata ''crescita umana''<nowiki>'</nowiki>''<ref>''Opere, con l'Autografia di un ritratto'', op. cit., pag. 537</ref>.
'''Pinocchio''' rappresenta l'incapacità, il rifiuto o impossibilità di crescere, quasi preveggendo che, dopo l'infanzia, dove tutto appare così indefinito e onnipotente, inizia l'imputridimento. Carmelo Bene ama descrivere il suo Pinocchio come un'"''inumazione prematura di una salma infantile che scalcia nella propria bara''"<ref name="MisterFantasy">{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=15B3PbssK3k|titolo=Carmelo Bene - Mister Fantasy 1982|accesso=17-10-2010}}</ref>, ammettendo che...
:"''L’essermi come Pinocchio rifiutato alla crescita è se si vuole la chiave del mio smarrimento gettata in mare una volta per tutte. L’essermi alla fine liberato anche di me''"<ref name="pinocchio">''Opere, con l'Autografia di un ritratto'', op. cit., pag. 1057</ref>.
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==Testo ed "esecuzione"==
Il testo del ''Pinocchio'' viene estrapolato da quello di Collodi pressoché identico, senza aggiunte o sottrazioni di sorta<ref>Secondo la prassi di C.B. (''macchina attoriale''), il "testo a monte", ''identico'', viene smentito nella "lettura come non ricordo".</ref>. Ciò che muta o altera l'<nowiki>'</nowiki>''uguale'', prendendo come punto di riferimento la terza edizione del ''Pinocchio'', è la scarna scenografia (ovviamente soggiacente alla [[Carmelo Bene#La phoné|phoné]]), limitata nell'illuminazione, come in quasi tutti gli spettacoli di Bene, che consente un fondo pressoché buio da dove emergono i personaggi larvati, o meglio, le maschere, come per es. Pinocchio e Geppetto che, nella loro posa statica, leggono la ''loro'' storia, dettati dal testo collodiano (o se vogliamo raccontati da ciò che leggono), senza possibilità di ''agire''<ref>Ricordiamo la considerazione di Bene riguardo alla differenza fra ''atto'' e ''azione''. In questo caso gli handicap creati ''ad hoc'' sulla scena contribuiscono a sgambettare l'azione...</ref>. I pochi movimenti che si possono notare sono spezzati o disarticolati, con scene che ricordano quadri surrealistici. Per quanto concerne la parte fonica, ovvero la [[Carmelo Bene#La phoné|phoné]], Bene la descrive come:
:"''strappata al logos, quindi antifrastica... liberata dalla frase e quindi... liberata anche dai concetti... Non c'è nel ''Pinocchio'' lo spettegolio del teatro di prosa''"<ref name="MisterFantasy" />.
Dalla terza edizione in poi, il ''Pinocchio'' (così come tanti altri spettacoli di Bene) farà ampio uso del playback<ref>Scrive Gilles Deleuze: "[il ''playback''] non è mai stato un mezzo di comodità o di facilità, bensì uno strumento di creazione". (''Opere, con l'Autografia d'un ritratto'', op. cit., pag. 921-922)</ref> e i personaggi, tranne quello di Pinocchio, saranno interpretati dalla stessa attrice che di volta in volta muterà maschera e anche voce, rigorosamente in playback<ref>Tutte queste "trovate perse", scenografiche, foniche, gestuali, playback, contribuiscono all'estraneità, al venir meno dell'<nowiki>'</nowiki>''identico'' (nella ''difference''), disinformando il testo, ambivalente nel suo prodursi, che ''a posteriori'' sembra quasi porci una spirale di domande: il testo è detto o è dettato dai personaggi?... chi detta o racconta la "storia": il testo o i personaggi del testo? Sono i personaggi che creano il "racconto" o viceversa?... Come al solito ci ritroviamo senza una direzione e un senso da seguire. Il ''playback'' contribuisce non poco all'estraniamento e alla ''sospensione'' che vige "categoricamente" nel teatro di C.B., così come le maschere indossate a formare personaggi sono parlate dalla voce d'<nowiki>'</nowiki>altrove, impossibilitata ad essere detta(ta) in prima persona.</ref>.
 
==Testimonianze==