Papa Stefano IX: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 29 marzo
|AnnoMorte = 1058
|FineIncipit = fu il 154º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] dal 3 agosto [[1057]] alla sua morte. Fu il sesto papa tedesco della chiesa cattolica
|Categorie = no
|ForzaOrdinamento = Stefano 10
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== Biografia ==
===Origine familiare e carriera ecclesiastica===
IlNato suo nome di battesimo era ''Frederic Gozzelon'', era figlio di Gozzelon di Lotaringia,. edAveva eraun fratello minoree didue [[Goffredosorelle: disuo Toscana|fratello maggiore era [[Goffredo il Barbuto]], [[Duca di Lorena|Duca dell'Alta Lorena]], che, in qualità di marchese di Toscana (per via del suo matrimonio con [[Beatrice di Lotaringia|Beatrice]], vedova di Bonifacio,del marchese di Toscana [[Bonifacio III di Canossa|Bonifacio di Canossa]]), giocòsvolse un ruolo importante nella politica dell'epoca,. nonchéLe fratellodue disorelle erano Regelindis e Uda, sposate con i conti di Namur e di Lovanio. Federico Gozzelon portava i nomi del padre e dello zio, il conte Frederic di Verdun, in séguito monaco presso lo zio [[Adalberone II di Metz|Adalberone]], prozio di Federico. Un altro prozio di Federico fu [[Adalberone di Reims]].<br/>
Federico Gozzelon portava i nomi del padre e dello zio, il conte Frederic di Verdun, in seguito monaco presso lo zio [[Adalberone II di Metz|Adalberone]], prozio di Federico. Un altro prozio di Federico fu [[Adalberone di Reims]].
 
[[File:StefanusX.jpg|thumb|Un'immagine di Papa Stefano IX.]]
Il suo nome di battesimo era ''Frederic Gozzelon'', figlio di Gozzelon di Lotaringia, ed era fratello minore di [[Goffredo di Toscana|Goffredo il Barbuto]], [[Duca di Lorena|Duca dell'Alta Lorena]], che, in qualità di marchese di Toscana (per via del suo matrimonio con Beatrice, vedova di Bonifacio, marchese di Toscana), giocò un ruolo importante nella politica dell'epoca, nonché fratello di Regelindis e Uda, sposate con i conti di Namur e di Lovanio. Federico Gozzelon portava i nomi del padre e dello zio, il conte Frederic di Verdun, in séguito monaco presso lo zio [[Adalberone II di Metz|Adalberone]], prozio di Federico. Un altro prozio di Federico fu [[Adalberone di Reims]].
Federico, cheebbe erauna statoveloce innalzatocarriera ecclesiastica. Fu [[arcidiacono]] di [[Wazone di Liegi]] e del suo successore, Teoduino, fino al cardinalato[[1051]], daquando divenne cancelliere e bibliotecario di [[papa Leone IX]]. Nel [[1049]], quando non aveva ancora trent'anni, fu elevato al suo[[cardinale|cardinalato]] (cardinale diacono). Fu al fianco di Leone IX nella sfortunata spedizione contro i [[Normanni]] ([[battaglia di Civitate]] del [[1053]]) e fu [[legato pontificio]] a [[Costantinopoli]] durante gli episodi che produssero lo [[Scisma d'Oriente]] ([[1054]]). CondiviseIl le23 vicissitudini delle fortune del fratello tanto che nel 1057 dovette cercare scampo damaggio [[Enrico II di Sassonia|Enrico II1057]], che intendeva arrestarlo in odio a Goffredo, adivenne [[abate di Montecassino]], di cui era divenuto da poco abate, il 23 maggio, per volere di [[Papa Vittore II]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-ix-papa-venerabile/ Stefano Ix Papa Venerabile nell’Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
===L'elezione===
Cinque giorni dopo la morte di Vittore II (che lo aveva nominato cardinale presbitero due settimane prima di morire) venne scelto per succedergli, nonostante Federico consigliasse caldamente altri degnissimi candidati (tra cui Giovanni Mincio dei Conti di Tuscolo, suo amico, che, meno di un anno dopo, gli succederà). Si diede il [[nome pontificale]] di ''Stefano IX'' in omaggio a [[Papa Stefano I|San Stefano Papa]], di cui ricorreva la festa, e ignorando [[Papa Stefano (eletto)|Stefano eletto]] nella numerazione.
 
===Pontificato===
Federico, che era stato innalzato al cardinalato da [[papa Leone IX]], fu al suo fianco nella sfortunata spedizione contro i [[Normanni]] ([[battaglia di Civitate]] del [[1053]]) e fu [[legato pontificio]] a [[Costantinopoli]] durante gli episodi che produssero lo [[Scisma d'Oriente]] ([[1054]]). Condivise le vicissitudini delle fortune del fratello tanto che nel 1057 dovette cercare scampo da [[Enrico II di Sassonia|Enrico II]], che intendeva arrestarlo in odio a Goffredo, a [[Montecassino]], di cui era divenuto da poco abate, il 23 maggio, per volere di [[Papa Vittore II]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/stefano-ix-papa-venerabile/ Stefano Ix Papa Venerabile nell’Enciclopedia Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Cinque giorni dopo la morte di Vittore II (che lo aveva nominato cardinale-presbitero due settimane prima di morire) venne scelto per succedergli, nonostante Federico consigliasse caldamente altri candidati degni (tra cui Giovanni Mincio dei Conti di Tuscolo, suo amico, che, meno di un anno dopo, gli succederà). Si diede il [[nome pontificale]] di "Stefano IX" in omaggio a [[Papa Stefano I|San Stefano Papa]], di cui ricorreva la festa, e ignorando [[Papa Stefano (eletto)|Stefano II]] nella numerazione. Nel contesto della [[riforma gregoriana|riforma dell'XI secolo]], Stefano mostrò grande zelo nel rafforzare le politiche sul [[celibato del clero]] e pianificò grandi progetti per l'espulsione dei Normanni dall'Italia<ref>Franco Cardini Marina Montesano, ''Storia Medievale'', Firenze, Le Monnier Università/Storia, 2006, pag. 194: "tuttavia si rivelò incerto sul da farsi nelle questioni di politica estera, specie riguardo ai rapporti con i normanni, che egli non riteneva opportuno fossero troppo cordiali, affinché i due imperatori non se ne adombrassero."</ref> e per l'elevazione di suo fratello al trono imperiale, quandoma venne colpito da una grave malattia, dalla quale si riprese solo parzialmente e temporaneamente.
 
Morì all'improvviso a [[Firenze]] il 29 marzo [[1058]], e; gli successe proprio Giovanni Mincio come [[Antipapa Benedetto X|Benedetto X]] (considerato però un [[antipapa]]).
Fu [[arcidiacono]] di [[Wazone di Liegi]] e del suo successore, Teoduino, fino al [[1051]], quando divenne cancelliere e bibliotecario di Papa Leone.
 
Rimase l'ultimo papa tedesco fino all'elezione di [[Benedetto XVI]], avvenuta nel [[2005]]. Fu il sesto papa tedesco della chiesa cattolica.
Cinque giorni dopo la morte di Vittore II (che lo aveva nominato cardinale-presbitero due settimane prima di morire) venne scelto per succedergli, nonostante Federico consigliasse caldamente altri candidati degni (tra cui Giovanni Mincio dei Conti di Tuscolo, suo amico, che, meno di un anno dopo, gli succederà). Si diede il [[nome pontificale]] di "Stefano IX" in omaggio a [[Papa Stefano I|San Stefano Papa]], di cui ricorreva la festa, e ignorando [[Papa Stefano (eletto)|Stefano II]] nella numerazione. Nel contesto della [[riforma gregoriana|riforma dell'XI secolo]], Stefano mostrò grande zelo nel rafforzare le politiche sul [[celibato del clero]] e pianificò grandi progetti per l'espulsione dei Normanni dall'Italia<ref>Franco Cardini Marina Montesano, ''Storia Medievale'', Firenze, Le Monnier Università/Storia, 2006, pag. 194: "tuttavia si rivelò incerto sul da farsi nelle questioni di politica estera, specie riguardo ai rapporti con i normanni, che egli non riteneva opportuno fossero troppo cordiali, affinché i due imperatori non se ne adombrassero."</ref> e per l'elevazione di suo fratello al trono imperiale, quando venne colpito da una grave malattia, dalla quale si riprese solo parzialmente e temporaneamente.
 
== Ascendenza familiare==
Morì all'improvviso a [[Firenze]] il 29 marzo [[1058]], e gli successe proprio Giovanni Mincio come [[Antipapa Benedetto X|Benedetto X]] (considerato però un [[antipapa]]).
 
Rimase l'ultimo papa tedesco fino all'elezione di [[Benedetto XVI]], avvenuta nel [[2005]]. Fu il sesto papa tedesco della chiesa cattolica.
 
== Ascendenza ==
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