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Gli operatori del settore dell'ecoturismo, in linea di principio, applicano i criteri citati sopra in modi specifici. Per esempio, tendono a utilizzare esclusivamente operatori e strutture locali che offrono adeguate garanzie di rispetto dell'ambiente e delle popolazioni locali, spesso con preferenza accordata alle organizzazioni che dichiarano di devolvere parte dei proventi a favore di attività locali come [[scuola|scuole]] e [[ospedale|ospedali]]. Inoltre, tali operatori cercano di sensibilizzare i propri clienti rispetto a principi di rispetto dell'ambiente e delle comunità locali e non raramente chiedono loro di denunciare (eventualmente documentando [[fotografia|fotograficamente]]) eventuali situazioni critiche di [[degrado ambientale]] o [[degrado sociale|sociale]] osservate durante la loro permanenza nei luoghi. In effetti, è noto per esempio che la presenza di turisti (pur con gli eventuali problemi di impatto ambientale) è un elemento non insignificante nel contenimento del [[bracconaggio]] in molti paesi dell'[[Africa]] come [[Tanzania]] o [[Kenya]].
 
==Il Mercato dell'Ecoturismo==
==Sviluppo del settore==
 
Il Primo Rapporto sul Mercato dell'Ecoturismo in Italia è stato realizzato da Ecobilancio Italia nel 2002. Fino a questo momento l'Italia non aveva alcun riferimento quantitativo e qualitativo di questo fenomeno. Lo studio offre una panoramica completa del mercato dell'ecoturismo analizzando questo fenomeno sia dal punto di vista dell'offerta che della domanda, tracciando un quadro completo di ciò che viene offerto da parte degli operatori nazionali sia sul mercato interno che estero, e di quelle che sono le motivazioni e le aspettative dei turisti che si orientano verso questo nuovo modo di viaggiare.
Il giro d'affari dell'ecoturismo viene stimato intorno al 2% del mercato turistico globale, con potenziali di crescita annua del 20%. Gli operatori italiani specializzati in ecoturismo e in turismo naturalistico si dividono tra un alto numero di piccoli operatori specializzati e in un numero ristretto di grandi tour operator tradizionali. Inoltre, un vasto numero di organizzazioni nate recentemente, associazioni, agenti di viaggio e ONG sono attive in questo segmento di mercato nella promozione e nella vendita dei prodotti ecoturistici. A questi operatori, generalmente di piccole dimensioni, si contrappongono i tradizionali TO di grandi dimensioni che ultimamente stanno ampliando la loro offerta tradizionale proponendo pacchetti ecoturistici o naturalistici. L'attività che viene proposta più frequentemente dai tour operator è la scoperta del patrimonio naturale/culturale (75%). Da qui emerge un fattore importante che caratterizza l'offerta ecoturistica; l'indissociabilità del rapporto natura/cultura. Altra attività proposta dal 72,5% degli operatori è l'osservazione della fauna, di seguito abbiamo le escursioni all'aria aperta, l'osservazione della flora, la visita delle aree protette, la scoperta di altre culture. Le destinazioni offerte nel mercato italiano si presentano sempre più variegate. Gli operatori offrono una gamma di destinazioni dislocale in tutto il globo. Tra le destinazioni italiane le mete che caratterizzano la vacanza ecoturistica sono i parchi. Relativamente alle destinazioni internazionali l'America Latina è la meta preferita dagli italiani per ragioni culturali e sociali. In particolare Brasile, Ecuador, Perù, Messico e Cile sono le destinazioni maggiormente offerte dagli operatori specializzati in ecoturismo. Di seguito troviamo l'Africa con la Tanzania, il Kenia ed il Congo.
Da più parti è emerso che le considerazioni relative ai prezzi delle vacanza ecoturistica assumono un'importanza secondaria; il fattore fondamentale è la qualità e l'autenticità dei prodotti offerti.
 
 
==Atteggiamenti critici==