Enrico di Beaumont: differenze tra le versioni

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== Al fianco degli inglesi ==
 
Enrico nacque in una data imprecisata da Louis de Brienne, figlio di [[Giovanni di Brienne]], e Agnes de Beaumont. Della sua infanzia o adolescenza non è noto nulla e le prime notizie certe su di lui risalgono al [[1297]] quando lo si trova a combattere nelle [[Fiandre]] per conto di [[Edoardo I d'Inghilterra]] combattendo contro gli uomini di [[Filippo IV di Francia]]. Nel [[1298]] Edoardo tornò in patria per fronteggiare le conseguenze della sconfitta patita nella [[Battaglia di Stirling Bridge]] l'autunno precedente ed Enrico era con lui.
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Nel [[1314]] alla [[Battaglia di Bannockburn]] egli combatté al fianco degli inglesi e, quando fu chiaro che lo scontro era perso, scappò con Edoardo. Per tutta risposta [[Roberto I di Scozia]] lo privò del contado scozzese di Buchan.
 
== Diseredato ==
 
A novembre Enrico fu tra i nobili di ascendenza scozzese che subirono il provvedimento di confisca messo in atto dal parlamento contro tutti coloro che detenevano terre e titoli in Scozia, ma che avevano combattuto, o continuavano a schierarsi, al fianco dell'[[Inghilterra]]. Tutti questi nobili divennero noti come i ''Diseredati'' e fra questi si contavano uomini di una certa importanza come David III Strathbogie ([[1309]] circa-30 novembre [[1335]]), figlio del vecchio Conestabile di Scozia, tuttavia Enrico dimostrò di essere di gran lunga il più determinato nel recuperare tutto ciò che aveva perduto.
 
Rimanendo fedele agli inglesi combatté con loro alla [[Battaglia di Boroughbridge]] del [[1322]], tuttavia quando i due sovrani iniziarono a parlare di tregua nel [[1323]] Enrico si oppose strenuamente a qualunque accordo che avrebbe finito col tracurare i diritti dei Diseredati di cui era divento il portavoce. Edoardo si impose sopra Enrico e i due finirono col litigare, Enrico venne anche brevemente imprigionato per disprezzo e disobbedienza verso il [[Consiglio privato]] di cui era membro. Ritiratosi da corte Enrico continuò dal suo esilio a tramare per i propri interessi arrivando ad allearsi con [[Isabella di Francia]], la moglie di Edoardo, ed il suo amante [[Ruggero Mortimer, I conte di March]]. Tale alleanza tuttavia non si dimostrò fruttifera perché la coppia, dopo il colpo di statoStato del [[1327]] in cui deposero Edoardo rimpiazzandolo con il figlio [[Edoardo III d'Inghilterra]] di soli 15 anni, non portò avanti le sue richieste.
 
Isabella e Ruggero erano ansiosi di superare la fase di stallo che si era creata al nord e per questo nel maggio del [[1328]] firmarono il [[Trattato di Edimburgo-Northampton]] che ignorava, una volta di più, i diritti dei Diseredati. Molti dei nobili coinvolti si vergognarono di quella che consideravano una pace disonorevole e quando [[Enrico Plantageneto (1281-1345)|Enrico Plantageneto]] nel [[1328]] Enrico, insieme a diversi nobili, si unì alla sua lotta. Costoro divennero il nucleo del partito che andò a sostenere [[Edoardo Balliol]], figlio [[Giovanni di Scozia]], e pretendente al trono scozzese. La rivolta del Plantageneto terminò nel gennaio [[1329]] e lui insieme agli altri rivoltosi venne perdonato, questa sorte non toccò a Enrico che iniziò a complottare contro Mortimer.
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Balliol è chiaramente una figura importante tuttavia è difficile capire se egli fosse davvero ambizioso o fosse solo uno strumento nelle mani di uomini più ambiziosi di lui, egli non aveva preso parte alla Prima guerra di indipendenza scozzese e non si sa se avesse esperienze militari di un qualche tipo prima di giungere in Scozia nel [[1332]]. A capo del movimento c'era ancora Enrico che incitò Edward, con l'approvazione di Edoardo III, di lasciare il proprio rifugio francese per reclamare il trono che era stato del padre. Egli era un veterano esperto ed è probabile che sia lui l'artefice della vittoria di Balliol alla [[Battaglia di Dupplin Moor]] dell'agosto [[1332]] e non è da escludere che la vittoria di Edoardo III alla [[Battaglia di Halidon Hill]] dell'anno seguente abbia fra le sue cause i consigli di Enrico. Egli non si limitò a condurre l'esercito di Balliol, ma lo provvide dei mezzi necessari perché potesse conquistare la Scozia stando a capo di un esercito di predoni.
 
== Una corona per un contado ==
 
Nel salire al trono Balliol dovette essere memore dell'aiuto fornitogli da Enrico, ma dovette anche essersi accorto che l'infaticabile conte era un amico prezioso, ma anche un nemico pericoloso. Fin dal [[1323]] era stato chiaro che la lealtà di Enrico era sempre andata a coloro che potevano essergli utili per farlo ritornare in possesso delle proprie terre, tuttavia Balliol abbracciò la causa di Enrico per un motivo più sottile, il continuo tramare del suo protettore poteva dargli l'occasione di recedere dalla pace del [[1328]].
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Il regime di Balliol andava a pezzi e dovette fuggire dalla Scozia, mentre Enrico si trovò assediato al castello di Dundarg da Andrew Murray ([[1298]]-[[1338]]) nuovo Guardiano di Scozia, trovandosi a corto di viveri Enrico fu costretto ad arrendersi il 23 dicembre [[1334]]. Venne di nuovo imprigionato, ma gli inglesi pagarono il riscatto e per la campagna militare del [[1335]] era di nuovo libero, non si sa quando fece ritorno in Scozia o se vide mai più i propri domini di Buchan, il castello di Dunrag intanto venne distrutto per la seconda e ultima volta.
 
== La resa ==
 
Enrico partecipò alla campagna estiva del [[1335]], ma i risultati estivi vennero spazzati via dalla sconfitta che gli inglesi subirono alla [[Battaglia di Culblean]] del 30 novembre, da quel momento in poi il regno di Balliol fu virtualmente finito, [[Perth (Regno Unito)|Perth]] tornò nelle mani dei lealisti e solo in alcune sacche isolate la sua causa restava viva. Nel Lochindorb Katherine Beaumont, figlia di Enrico e vedova di Strathbogie, era assediata da mesi dagli uomini di Murray ed il suo salvataggio permise ad Edoardo III di ammantare di cavalleria una delle sue imprese militari più distruttive. Le azioni militari inglesi presero la forma di spedizioni punitive volte ad azzerare la resistenza scozzese e a prevenire l'eventuale sbarco delle forze francesi. Edoardo all'inizio penso di dare il comando a [[Enrico Plantageneto (1310-1361)|Enrico di Lancaster]], genero di Enrico, anche se poi decise di prendere il comando di persona. Egli, insieme ad Enrico e Balliol si diresse nell'[[Aberdeenshire]] nell'estate del [[1336]] mettendolo a ferro e fuoco.
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L'anno seguente fu chiaro che la causa di Balliol era persa ed Edoardo sparò i primi fuochi di quella che divenne nota come [[Guerra dei cent'anni]] e anche Enrico parve ritenere di avere fatto abbastanza per i Diseredati tanto che, piuttosto di tornare in Scozia, seguì Edoardo nei [[Paesi Bassi]] dove morì il 10 marzo [[1340]]. Suo figlio John non chiese mai di riavere il contado di Buchan, così, quando sua moglie Alice morì nel [[1349]] la lunga lotta per quelle terre ebbe fine.
 
== Il matrimonio e i figli ==
 
Enrico sposò Alice Comyn, nipote del III conte di Buchan, attorno al [[1310]] ed insieme ebbero:
 
* John de Beaumont ([[1318]]circa-...) che sposò [[Eleonora di Lancaster]], bisnipote di [[Enrico III d'Inghilterra]]
* Elizabeth de Beaumont ([[1320]] circa-[[1400]]) che sposò Nicholas Audley, III barone Audley
([[1328]] circa-[[1391]])
* Isabel de Beaumont ([[1320]] circa-[[1361]]) che sposò [[Enrico Plantageneto (1310-1361)|Enrico di Lancaster]] e divenne la nonna di [[Enrico IV d'Inghilterra]]
* Katherine de Beaumont, che sposò David Strathbogie