Psicosomatica: differenze tra le versioni

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La '''psicosomatica''' è una branca della [[psicologia]] medica]] volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua [[eziologia]] spesso di natura [[Psicologia|psicologica]].
 
Il suo presupposto teorico è la considerazione dell'uomo[[essere umano]] come inscindibile [[unità psicofisica]]; tale principio implica che in ogni [[malattia|forma morbosa]] - e finanche nel [[Trauma fisico|trauma]] accidentale - accanto ai fattori somatici giochino un ruolo anche i fattori psicologici.
 
L'interconnessione tra un disturbo e la sua causa d'origine [[Psiche|psichica]] si riallaccia alla visione [[olismo|olistica]] del [[corpo umano]], all'interno della consapevolezza che corpo e mente sono strettamente legati tra loro. Uno degli indirizzi più promettenti della ricerca in psicosomatica negli ultimi trent'anni (grazie anche allo sviluppo e alla nascita di nuove tecniche e tecnologie bio-mediche[[Biomedicina|biomediche]]) è la [[psiconeuroendocrinoimmunologia]] (P.N.E.I.PNEI), che ha l'obiettivo di chiarire le relazioni tra funzionamento psicologico, [[secrezione]] di [[neurotrasmettitori]] a livello [[cervello|cerebrale]], [[ormone|ormoni]] da parte del [[sistema endocrino]] e funzionamento del [[sistema immunitario]].
 
== Storia ==
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=== Le origini ===
Il principio fondamentale della medicina primitiva concepiva la [[malattia]] come una condizione di disagio dell’uomodell'uomo “intero” in cui l’effettol'effetto della volontà di una forza superiore era considerato elemento causale e determinante. Nel mondo magico primitivo non esisteva né una concezione della [[mente]], né una concezione del corpo, né dell’ambientedell'ambiente e l’uomol'uomo si sentiva immerso nella natura sotto tutti i suoi aspetti, riconoscendosi inferiore e dipendente da tali forze. In questa visione del mondo, lo [[sciamano]], il ''medicine man'', è l’intermediariol'intermediario tra il mondo degli umani e il mondo degli spiriti. In questo contesto la malattia finisce con il riguardare l’interal'intera comunità assumendo anche il carattere di “evento sociale” che attraverso l’operal'opera dello sciamano può essere portata alla guarigione.<ref name="Ellemberger"> {{Cita libro | cognome= Ellemberger| nome= Henri F.| coautori=| titolo=La scoperta dell'inconscio. Storia della psichiatria dinamica| editore= Boringhieri | città= Torino| anno= 1976| id= ISBN 88-339-0367-2}}</ref>
 
=== Nell'antichità ===
Nel corso dei millenni, la figura del [[medico]] si mantiene, sostanzialmente, collegata a quella del saggio, del sacerdote. La [[scuola pitagorica|medicina pitagorica]], in particolare, aveva ricercato le analogie tra l’uomol'uomo e l’universol'universo, tra il microcosmo e il macrocosmo e aveva concepito la [[malattia]] come una rottura dell’equilibriodell'equilibrio dell’organismodell'organismo, come una sorta di “perduta armonia” tra queste due forze. La medicina umorale di [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]] aveva invece affermato come responsabile della malattia, lo squilibrio tra gli umori del corpo. Tale concezione è di importanza fondamentale per la [[storia della medicina psicosomatica]] poiché inserisce il “temperamento” individuale come elemento sostanziale della malattia individuando, in ciascuna persona, la sua “costituzione”: il tipo “sanguigno, “flemmatico”, “bilioso” e “melanconico”, esprimerebbero, in definitiva, il carattere e il “modo di porsi nel mondo” di ciascuno di noi. L’approccioL'approccio generale di [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]] sarà rispettato anche da [[Galeno]] e diventerà punto di riferimento per tutto il [[Medioevo]] e il Rinascimento.
 
=== Seicento ===
Nel [[Seicento]], la scoperta del microscopio e le idee del filosofo [[René Descartes]] offriranno alla [[medicina]] una concezione dell’organismodell'organismo regolato da forze meccaniche e fisico-chimiche, tanto che la distinzione tra ''[[res cogitans]]'' e ''[[res extensa]]'' influenzerà tutta la [[medicina]] pervenendo perfino a definire la medicina moderna. Se all’inizioall'inizio, però, una tale concezione si era rivelata utile, data la complessità dello studio della disciplina, separare la ''res cogitans'' dalla ''res extensa'' alla fine “aveva creato anche problemi di una certa importanza perfino al medico pratico che si trovava a curare un paziente esteso e cogitante allo stesso tempo e vedeva fin troppo bene come i due aspetti si intersecassero fra di loro”<ref name="Santagostino"> {{Cita libro | cognome= Santagostino| nome= Paola| coautori=| titolo= Che cos'è la medicina psicosomatica| editore= Urra | città= Milano| anno= 2005| id= ISBN 88-503-2381-6}}</ref> E’E' da notare che [[Claude Bernard]], intorno alla fine dell’Ottocentodell'Ottocento, era giunto a parlare di [[omeostasi]] per descrivere il processo di autoregolazione da parte dell’organismodell'organismo riproponendo la visione unitaria della [[malattia]].
 
=== La rivoluzione psicoanalitica ===
Dobbiamo attendere, però, il contributo di [[Sigmund Freud]] che attraverso gli studi sull’sull'[[isteria]], affermò che un contenuto psichico, qualora represso, era capace di provocare importanti modificazioni corporee e il “misterioso salto” dalla mente al corpo era divenuto un evento possibile. Mentre però [[Sigmund Freud]] concentrava la sua attenzione e il suo lavoro sulla produzione verbale dei suoi pazienti, [[Wilhelm Reich]], uno [[psichiatra]] austriaco, introdusse nella [[psicoanalisi]] anche l’osservazionel'osservazione e il lavoro analitico sul corpo. Successivamente, le teorie di Reich offriranno lo spunto per lo sviluppo dell’dell'[[analisi bioenergetica]], metodica psicoterapeutica elaborata in seguito da [[Alexander Lowen]]. Questo approccio, unico nel suo genere, ha avuto il merito di ri-considerare la mente e il corpo come un’unitàun'unità funzionale, inscindibile, tanto che l’interventol'intervento degli analisti bioenergetici è costituito da una complessa combinazione di lavoro sul corpo e lavoro psicoanalitico. Tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, [[Franz Gabriel Alexander|Franz Alexander]] propose che gli stati conflittuali, attraverso la mediazione del sistema neurovegetativo, fossero anche implicati nelle cause di varie malattie psicosomatiche.
 
=== Sviluppi ulteriori ===
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Vent'anni di studi ulteriori, tra il [[1970]] e il [[1990]], ma che ancora oggi forniscono risultati importanti, hanno chiarito che sensibile alle reazioni emozionali non è solo il sistema nervoso vegetativo ma anche, e notevolmente, il sistema endocrino e il sistema immunitario inaugurando il filone di ricerca della [[psiconeuroendocrinoimmunologia]] (la cosiddetta P.N.E.I.).
In Italia, lo psicologo [[Ferruccio Antonelli]] nel [[1981]] iniziò a parlare di “brositimia”, letteralmente “sentimento ingoiato”.
Secondo questo autore, le persone affette da disturbi di natura psicosomatica, presenterebbero difficoltà nel reagire alle avversità della vita, tanto che questo loro stile di vita risultò essere il principale responsabile delle loro sofferenze, la più chiara espressione della somatizzazione dell’ansiadell'ansia. “Mandare giù”, d’altrad'altra parte, ricorda il comportamento dello struzzo: non risolve i problemi ma li dirotta all’internoall'interno lasciandoli irrisolti.
 
===Approccio omeopatico===
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* Bottaccioli, Francesco: ''Psiconeuro - Endocrino - Immunologia'', RED, 2006
* Santagostino, Paola: ''Che cos'è la medicina psicosomatica'', Urra, 2005
* Ellemberger, Henri: ''La scoperta dell’inconsciodell'inconscio'', Boringhieri, 1976
* [[Rüdiger Dahlke]], ''Malattia linguaggio dell'anima'', trad. it., Mediterranee, 1991