Sinestro: differenze tra le versioni
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=== La Notte Più Profonda ===
Appena arrivato su Zamaron, Sinestro prende immediatamente parte alla battaglia in corso tra i membri del suo corpo e gli Zaffiri stellari, scontrandosi con Carol Ferris, che nel frattempo ha riassunto il suo ruolo nell'esercito delle Zamaron; nel corso della lotta, la donna lo rinchiude in un cristallo zaffiro: qui assistiamo ad un flashback del passato del korugariano, in cui vengono mostrati alcuni attimi del suo amore per Arin Sur, sorella di Abin, dal primo incontro alla morte della donna. Sinestro riesce a liberarsi dal cristallo, ma la battaglia con Carol viene interrotta da un gruppo di Lanterne Nere, guidate da Amon Sur, figlio di Abin; i due corpi devono unire le forze per affrontarle e a dar loro manforte arrivano Hal Jordan e le due Lanterne Indaco Indigo-1 e Munk. Il potere combinato dei quattro e dei due Corpi, riesce in parte a sbaragliare il nemico. Indigo-1, tuttavia, ha altri piani per Sinestro: grazie al suo potere, trasporterà lui, Carol e Jordan su Korugar, dove Sinestro affronterà Mongul, che ne ha usurpato la leadership alla guida del Sinestro Corps; lo scontro tra i due è durissimo, Mongul sembra inizialmente prevalere, ma Sinestro, sfruttando la debolezza dell'anello giallo (che lui e lui solo può disattivare) avrà la meglio sul rivale, mutilandolo del braccio e rinchiudendolo nella Batteria del Potere Gialla, rivendicando così tanto il suo ruolo di capo carismatico delle Lanterne Gialle quanto, soprattutto, quello di difensore di Korugar. La battaglia, tuttavia, non è ancora conclusa: il nemico che si para di fronte a Jordan e Sinestro è addirittura Abin Sur risorto, assieme alla sorella Arin, come Lanterna Nera; Jordan affronterà il suo predecessore, mentre a Sinestro toccherà confrontarsi con l'unica donna che abbia mai amato; nei bassifondi di Korugar, Sinestro riesce a prevalere, ma al momento di finirla esita; le due Lanterne Nere verranno distrutte solo con l'arrivo di Hal Jordan, Carol Ferris ed Indigo-1, combinando i loro poteri. Unire le forze dei Sette Corpi sembra essere la sola soluzione per sconfiggere le Lanterne Nere; sancita la tregua con le Lanterne Verdi, Sinestro, pur riluttante, affiderà ad Hal Jordan il ruolo di leader della coalizione. Riuniti tutti i leader dei Sette Corpi, il gruppo si dirige su Ryut, pianeta natale di Atrocitus, per distruggere la Batteria del Potere Nera, nel frattempo però spostatasi sulla Terra. Sarà Coast City il teatro dello scontro decisivo: Sinestro si batterà in prima linea, a fianco dei leader dei Corpi, ma neppure tutti i loro poteri sembrano essere in grado di fermare [[Nekron]], personificazione della Morte a capo del Corpo delle Lanterne Nere; questi, richiamata dalle profondità della Terra l'Entità Bianca (vero avatar della vita), cerca di ucciderla, allo scopo di estinguere completamente la vita nell'intero Universo. Sinestro si unirà a lei, divenendo una Lanterna Bianca, ed affrontando faccia a faccia Nekron, proclamandosi il vero Guardiano dell'Universo; dopo esser stato apparentemente ucciso, il korugariano tornerà in vita e stavolta sarà lui ad avere la meglio sul rivale, che tuttavia non può morire fintanto che [[Mano Nera (DC Comics)|Mano Nera]], araldo del Nero, rimane un morto vivente sotto il suo indiretto controllo; Nekron separa Sinestro dall'Entità, sulla quale nessuno può assumere il controllo totale, ma, riportato alla vita Mano Nera, verrà successivamente battuto ed annientato da quegli eroi tornati dalla morte (Superman, Wonder Woman, Hal Jordan, Flash, Superboy, Bart Allen, Ice, Green Arrow, Donna Troy e Ray). Al termine della battaglia, Sinestro si accorderà con gli altri leader per una tregua intergalattica.
=== Nel Giorno Più Splendente ===
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