Rodolfo Lipizer: differenze tra le versioni
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Rodolfo Lipizer, primogenito di Rodolfo Antonio e di Ludovica Maria Pelizon, discendeva da una famiglia goriziana di antiche tradizioni musicali: il nonno materno Filippo era l'ultimo [[liutaio]] di quella famiglia (la più rappresentativa con [[Matteo Goffriller]], [[Domenico Montagnana]], [[Pietro Giovanni Guarneri]], [[Michele Deconet]], Giorgio e Santo Serafino, per l'influenza di stile e idee di costruzione germaniche intrise di gusto tipicamente italiano)<ref> de Bonfils M., Vademecum del Violinista, Musica nova, Bari, 2012, pag.29 </ref>, che aveva avuto in [[Antonio Pelizon]] ([[1815]]-[[1869]]) l'esponente più importante, i cui violini risalivano "alla scuola dell'[[Andrea Amati|Amati]] pur essendo originali, vere e proprie opere d'arte". <ref> W. L. von Lütgendorff, Dizionario musicale, H. Keller Ed., Francoforte sul Meno, 1904, trad. Mario Ranieri Cossar </ref>.
Acquisiti la maturità scientifica e gli insegnamenti violinistici di base dai maestri [[Erminio Bovi]] e [[Alfredo Lucarini]] presso la Civica scuola di musica di [[Gorizia]] (succursale del [[conservatorio]] di [[Trieste]]), Lipizer nel [[1913]] si recò a [[Vienna]], dove ebbe la fortuna e il merito di poter ampliare le proprie conoscenze musicali. Frequentò per sette anni l'Accademia musicale di Stato, dapprima nella classe di [[violino]] del prof. [[Hugo von Steiner]], viola del Rosè-Quartet dal [[1885]] al [[1901]], e successivamente in quella del prof. [[Gottfried Feist]], allievo di [[Otakar Ševčik]].
Seguì contemporaneamente i corsi della Facoltà di [[filosofia]] e scienze musicali dell'Università di Vienna, tenuti dal prof. [[Guido Adler]], uno dei fondatori della [[musicologia]] austriaca di tipo storicistico. Concluse gli studi musicali con il massimo dei voti.
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Intraprese quindi la carriera violinistica come solista e in formazioni cameristiche.
Nel [[1927]] vinse il concorso a direttore stabile dell'[[Orchestra sinfonica]] di [[Abbazia]], dove diresse 28 concerti. Dal [[1930]] al [[1961]] fu direttore dell'Istituto Comunale di Musica e fondatore dell'[[Orchestra sinfonica]] di [[Gorizia]] che diresse avvalendosi della collaborazione di celebri solisti
Fu presidente per tredici anni consecutivi (fino alla morte nel [[1974]]) del Concorso Internazionale di canto corale "[[Cesare Augusto Seghizzi]]" di [[Gorizia]] e di altri concorsi, nonché fiduciario del [[Sindacato nazionale musicisti]][http://web.tiscali.it/sindacatomusicisti/] e dell'Accademia di musica contemporanea. Si dedicò con particolare passione all'insegnamento e alla [[didattica]], ricercando e attuando soluzioni valide, più moderne ed efficaci per i problemi tecnici e interpretativi del violino.
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