Magdeleine Marx-Paz: differenze tra le versioni
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Fin dalla sua fondazione, sempre nel 1919, partecipa al movimento ''Clarté'' e al ''Comité directeur'' di "Clarté Bulletin" e della [[rivista]] omonima sorta nel [[1921]].
Nell'ambito di "Clarté" si lega di profonda amicizia con [[Victor Serge]], condividendo con lui le pagine dedicate alla [[Russia sovietica]]. Negli stessi anni, in occasione del grave problema della fame vissuto nella regione del [[Volga]], partecipa alla fondazione del ''Comité de secours aux enfant, nell'ambito del quale incontra la nota militante rivoluzionaria [[Clara Zetkin]].
Iscritta al [[Partito Comunista Francese|P.C.F]]., partecipa a un viaggio di sei mesi in [[Unione Sovietica]], pubblicando al suo ritorno, nel [[1923]], il suo primo ''[[reportage]]'' intitolato ''C'est la lutte finale!''.
Sempre nel 1923, probabilmente in concomitanza alla rottura verificatasi tra [[Clarté]] e Henri Barbusse (al quale rimarrà molto legata e con il quale collaborerà nuovamente nella redazione di "Monde"), Magdeleine interrompe la sua collaborazione con la rivista, pur condividendone la stessa evoluzione politica verso il [[Trockij|trochismo]].
Espulsa dal P.C.F., nel [[1929]] entrerà in conflitto anche con Trockij, in merito all'organizzazione e alla direzione del gruppo dell'''Opposition de gauche''.
In seguito aderisce alla [[Sezione francese dell'Internazionale operaia|S.F.I.O.]] e a partire dal [[1931]]-[[1032|32]] si occupa senza tregua del caso Victor Serge che, tornato dalla [[Russia]], subiva la persecuzione del governo [[Stalin|staliniano]]. In queste gravi circostanze Victor Serge indirizza a diversi intellettuali, tra cui Magdaleine Marx, una lettera testamento, spedita clandestinamente.
In seguito al suo imprigionamento, Magdaleine Marx inizia attivamente a sensibilizzare gli intellettuali sul suo caso, fino al noto intervento al ''Congrés des Ecrivain'' nel [[1935]] realizzato grazie all'appoggio di [[
Particolarmente attiva nella campagna antifascista, Magdeleine Marx richiama gli intellettuali all'unità d'azione, militando parallelamente contro la dittatura staliniana. Firmataria dei due appelli, l' ''Appel à la lutte'' contro il [[fascismo]] nel [[1934]] e l' ''Appel aux homme'' contro i processi di Mosca nel [[1936]], condivide con la S.F.I.O (Sezione francese dell'Internazionale operaia) l'esperienza del ''Front Populaire'' e contemporaneamente partecipa al ''Comité pour l'enquete sur les procés de Moscou et pour la defèfense de la liberté d'opinion dans la révolution''.
Sempre a partire dal 1936 Magdaleine Marx crea e dirige la pagina letteraria di "Le Populaire", interessandosi ai problemi culturali e alle effettive possibilità della letteratura proletaria.
Nel [[1938]] fonda la lega delle donne pacifiste, ''Septembre 38'', dimostrando la sua continua vitalità come militante di sinistra.
Lo scoppio della [[seconda guerra mondiale|guerra]] costituisce per lei una tale delusione nelle possibilità della lotta politica da farla decidere per l'abbandono di tutta l'attività militante. Da questo momento e fino alla morte, avvenuta nel 1973, si dedica alla traduzione dall'inglese di numerosi autori contemporanei.
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