Derby dell'Etruria: differenze tra le versioni
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== Cenni storici ==
[[File:Unione Sportiva Arezzo 1973-1974.JPG|thumb|left|L'Arezzo del 1973-1974]]
Questa affonda le radici nella sfida dell'11 maggio [[1975]], quando entrambe le formazioni militavano in [[Serie B]]. Nella [[Serie B 1973-1974|stagione precedente]] il presidente aretino Montaini contribuì a evitare ai perugini una possibile [[Promozione e retrocessione|retrocessione]] a tavolino, testimoniando a favore della società biancorossa per scagionarla dall’accusa di tentativo d'illecito in cui era finita quando, nell'ultima giornata del campionato cadetto 1973-1974, fu ritrovata a [[Parma]] una valigetta contenente venti milioni di [[Lira italiana|lire]]: quei soldi, secondo l'accusa del giudice sportivo, sarebbero serviti ai grifoni per "comprare" la partita contro i [[Parma Football Club|ducali]] – che gli umbri, in piena lotta salvezza, vinsero, un risultato decisivo per la loro permanenza in B –; Montaini dichiarò però di trovarsi quel giorno lui stesso a pranzo col presunto intermediario biancorosso, e che quindi quei soldi, con la sfida Parma-Perugia, non c'entravano niente, salvando di fatto i grifoni da possibili conseguenze penali.
[[File:CommandoUltrasArezzo.jpg|thumb|left|Ultras aretini negli anni settanta]]▼
[[File:Stadio Santa Giuliana - Anni 1970.jpg|thumb|Tifosi perugini negli anni settanta]]
Nel torneo di [[Serie B 1974-1975]] le due squadre si ritrovarono quindi nuovamente nella stessa categoria. A fine campionato era in programma Perugia-Arezzo allo [[stadio Santa Giuliana]] del capoluogo umbro: in quell'11 maggio i padroni di casa erano lanciati verso la prima promozione in [[Serie A]] della loro storia, mentre gli ospiti avevano bisogno di almeno un punto per potersi salvare da un'incombente caduta in [[Serie C1]]; la partita finì 3-2 per i biancorossi, dopo che gli amaranto erano inizialmente passati in vantaggio, risultato che decretò di fatto la promozione degli umbri e la retrocessione dei toscani. Da quell'incontro scaturì un'incomprensione che divise per sempre le due città, dato che gli aretini chiedevano una sorta di restituzione del "favore" dell'anno precedente, mentre i perugini preferirono il sogno della massima serie, scatenando una coda di polemiche senza fine.
▲[[File:CommandoUltrasArezzo.jpg|thumb|left|Ultras aretini negli anni settanta]]
Si dovrà aspettare otto anni prima di rivedere di fronte i due club, nella stagione di [[Serie B 1982-1983|1982-1983]], e quando ciò avvenne nulla fu più come prima, tra rancori e sete di "vendetta". Nella [[Serie B 1985-1986]] i ruoli s'invertirono: il 15 giugno al [[Stadio Renato Curi|Renato Curi]] di Perugia, quando le squadre si affrontarono nell'ultima di campionato, stavolta erano gli umbri ad aver bisogno di vincere per sperare nella permanenza in cadetteria, ma i gol di [[Guido Ugolotti|Ugolotti]] e [[Luciano Facchini|Facchini]] diedero la vittoria ai toscani nonostante non fossero più in corsa per nessun obiettivo, condannando il Perugia alla retrocessione. Nell'estate di quella stessa annata, i biancorossi vennero poi ulteriormente declassati in [[Serie C2]] per il loro coinvolgimento nello scandalo del [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 1986|Totonero-bis]].
[[File:Perugia 1974-1975.jpg|thumb|Il Perugia del 1974-1975]]
Le compagini si ritrovarono per nella [[Serie_C1_1990-1991#Girone_B|Serie C1 1990-1991]] prima di una lunga pausa durata quattordici anni, fino al campionato di [[Serie B 2004-2005]] in cui il Perugia tornava dopo una discreta presenza in Serie A. Questa volta il derby fu appannaggio dei biancorossi che vinsero sia l'andata che il ritorno; la vittoria ad [[Arezzo]] avvenne peraltro proprio il giorno dell'inaugurazione della nuova curva Sud degli ultras amaranto (intitolata allo scomparso giocatore amaranto [[Lauro Minghelli|Minghelli]]). In quell'occasione tutta la città aretina venne letteralmente blindata come se si trattasse di una partita di massima serie, dato l'alto pericolo di scontri tra i tifosi delle due fazioni.
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