Il [[carrello d'atterraggio]] era fisso, semplice, con le gambe di forza anteriori dotate di un dispositivo ammortizzante, una soluzione introdotta nella produzione italiana e che era assente nell'originale Fokker, integrato posteriormente da un pattino di coda montato su una struttura anch'essa ammortizzata e posizionato dopo la pinna ventrale, sotto la coda.
La propulsione era affidata ad un [[motore aeronautico|motore]] [[motore radiale|radiale]] posizionato sul muso, inizialmente un [[Alfa Romeo Jupiter|Alfa Romeo Jupiter IV]], versione anch'essa prodotta in Italia su licenza della [[Regno Unito|britannica]] [[Bristol Engine Company]], capace di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] di 420 [[Cavallo vapore|CV]] (309 [[chilowatt|kW]]). Il motore era montato su una struttura metallica con i pacchi radianti dei [[cilindro (meccanica)|cilindri]] liberi, senza alcun dispositivo aerodinamico o cappottatura, in grado di ricevere l'aria di raffreddamento direttamente dal moto dell'[[elica]]. Quest'ultima era normalmente bipala [[elica a passo fisso|a passo fisso]], con il mozzo racchiuso in un'ogiva aerodinamica. Nella versione Ro.1bis, l'ultima prodotta, il motore venne sostituito con il più potente [[Bristol Jupiter|Piaggio Jupiter VIII]] da 550 CV (405 kW) abbinato, a volte, ad un'elica quadripala.
== Impiego operativo ==
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;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Navy]]
:operò con un Ro.1 a disposizione dell'US Naval Air [[Attaché]] nel 1928<ref name="US Navy 1911"> {{en}} Swanborough, Gordon; Bowers, Peter M. (1976). ''United States Navy Aircraft since 1911'' (Second edition ed.). London: Putnam. ISBN 0-370-10054-9.</ref>