Il codice di Perelà: differenze tra le versioni

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===Anthony Julian Tamburri===
Anthony Julian Tamburri, in “''Il codice di Perelà'': svelamento del codice”, in ''Una semiotica della ri-lettura: Guido Gozzano, Aldo Palazzeschi, e Italo Calvino'', Franco Cesati Editore, 2003, dimostra tramite una lettura retrospettiva che il romanzo futurista del Palazzeschi è in effetti una specie di manifesto ''ante quem'' della filosofia controdoloriana che apparirà tre anni dopo nei suoi manifesti lacerbiani.
 
===Francesco Grisi===
''Perelà, uomo di fumo'' è il personaggio più denso di significato, in questo senso. Se in lui confluiscono motivi culturali del tempo tuttavia la vitalità di Perelà consiste nell’essere libero da ogni movimento e di avere ricomposto in una poesia della libertà, oltre il corpo, il segreto del reale. La parola, il gesto, lo straordinario amore di vita e la morte arcana sono e partecipano di una realtà di secondo grado. I confini dell’infinito sembrano possibili e le metamorfosi a portata di mano<ref>Francesco Grisi, ''I tre tempi del racconto'', in ''La Fardelliana'' del 1983, numero 2</ref>.
 
==Note==