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Gli spettacoli di questo genere si articolano generalmente in una serie di brevi storie o episodi, la cui durata può variare dai 5 minuti ai 20, interpretati interamente senza ausilio di scenari particolari, giochi di luce o altri artifici classici del teatro, un eredità degli spettacoli “poveri” della tradizione giullaresca medioevale, che si tenevano solitamente all’aperto, in strada o nelle piazze.
 
Tra i personaggi caratteristici del genere vi è il cosiddetto ''Zanni'', l'impersonificazione del poveraccopoveraccio che, dopo aver subito le tremende carestie frequenti nel [[Medioevo]], si trova costretto a vagare in cerca di espedienti per sopravvivere e non morire di fame. Si tratta del prototipo di tutte le maschere tipiche della [[Commedia dell'Arte]], anche di quelle più note come [[Arlecchino]] e [[Brighella]].
 
In tempi recenti questo filone è stato recuperato dal [[Premio Nobel per la letteratura]] [[1997]] [[Dario Fo]], che lo ha valorizzato nuovamente. Il suo capolavoro, in questo genere, è il celebre ''"[[Mistero buffo]]"''.