Ca' d'Oro: differenze tra le versioni
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Nel [[1916]] Franchetti stipulò un accordo con lo Stato Italiano nel quale si impegnò a cedere il palazzo al termine dei lavori in cambio della loro copertura finanziaria. Il 18 gennaio del [[1927]] venne inaugurato il museo intitolato "Galleria Giorgio Franchetti" alla memoria del barone, scomparso nel [[1922]].
== Descrizione ==
La denominazione deriva dal fatto che in origine alcune parti della [[facciata]] erano ricoperte d'[[oro]]. Questa rifinitura faceva parte di una complessa [[policromia]], oggi scomparsa, ritenuta uno dei massimi esempi del [[gotico fiorito]] a [[Venezia]]. Essa si caratterizza per la marcata asimmetria tra la parte sinistra, in cui si sovrappongono tre fasce traforate (portico per l'attracco delle barche al piano terra e loggiati ai piani superiori), e l'ala destra, in cui prevale la muratura rivestita di marmi pregiati con singole aperture isolate. Tale asimmetria non è dovuta alla mancanza di un'altra ala sinistra, ma fu una scelta dettata dallo stretto lotto disponibile: l'edificio non è quindi incompiuto. Nonostante ciò l'insieme è estremamente equilibrato, perché i pieni e i vuoti sono sapientemente bilanciati<ref>Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999, pag. 11.</ref>. Nell'aspetto esteriore presenta diversi elementi di contatto con [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]] (la cui attuale sistemazione esterna è infatti in parte coeva), come le forme del traforo del primo piano e la fascia merlata di coronamento.
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