Discussione:Teoria copernicana: differenze tra le versioni

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--[[Utente:Gianluca.introzzi|<span style="color:black; font-weight:bold">Gianluca Introzzi</span>]] ([[Discussioni utente:Gianluca.introzzi|<span style="color:black; font-size:130%"> ✉ </span>]]) 13:16, 15 set 2014 (CEST), modificato 16:48, 15 set 2014 (CEST)
 
::Ripeto quanto ho già scritto più sopra: l'incipit, per assolvere alla sua funzione, dovrebbe essere ''essenziale'' e mettere in luce tutti e soli i punti ''caratterizzanti'', non essere ''esaustivo''. Mettere troppe informazioni nell'incipit ha come effetto quello di rendere ''più difficoltoso'' al lettore cogliere immediatamente i punti più significativi nella presentazione sintetica del tema. In questo senso, le obiezioni che sollevi le avevo già considerate, e mi ero dato le risposte seguenti:
:: '''''"descrizione matematica":''''' è importante, imho, chiarire subito che quella di Copernico è in primo luogo un'opera di astronomia, e contiene una descrizione ''quantitativa'' del moto dei pianeti. Quale fosse esattamente la posizione di Copernico sulla portata filosofica delle sue tesi è un dato controverso, direi, visto che non c'è la certezza che il punto di vista di Giordano Bruno fosse più "conforme alle idee di Copernico" di quello di Osiander. In ogni caso, la frase che ho scritto riferisce un dato di fatto incontrovertibile, non esclude minimamente che Copernico vedesse la sua teoria, oltre che come descrizione matematica, anche come sistema di filosofia naturale: io ho scritto ''descrizione matematica'', non ''descrizione puramente matematica''. La natura matematica dell'opera di Copernico a me sembra un punto caratterizzante, in quanto distinguere nettamente l'opera di Copernico da quella di teologi e filosofi come Giordano Bruno.
:: '''''"di derivazione aristotelica"''''': il modello cosmologico geocentrico contro cui cozza la teoria di Copernico è quello che si fa risalire ad Aristotele. Il sistema tolemaico è successivo. Per questo ho scritto "di derivazione aristotelica" e non "aristotelico", "tolemaico" o "aristotelico-tolemaico": segnatamente, per restare neutrale rispetto alla distinzione fra il contenuto dell'opera di Aristotele, quello dell'opera di Tolomeo (che sono tutt'altro che sovrapponibili, tanto più che si inseriscono in due discipline diverse) e le successive rielaborazioni di epoca medievale.
:: '''''i moti terrestri''''': direi che siamo d'accordo sul fatto che quello che è da sottolineare nell'incipit è che il modello copernicano prevede il moto di rotazione diurna e quello di rivoluzione annuale. Non c'è scritto che non ce ne siano altri, e si può specificare meglio nel seguito.
:: '''''il dibattito successivo alla pubblicazione''''': non ho scritto "che ne conseguì immediatamente". Se vogliamo essere più specifici e scrivere "che si aperse alcuni decenni dopo la pubblicazione", va benissimo, ma l'intervallo intercorso è - secondo me - un elemento "di secondo piano" (cioé da trattare nel corpo della voce, senza necessità di richiamarlo nell'incipit).
:: '''''la rivoluzione copernicana'''''. Io sono partito dalla constatazione che di "rivoluzione copernicana" già se ne parlava, nell'incipit. Ma ci si è avvitati sulla distinzione fra "rivoluzione copernicana" e "rivoluzione scientifica". Ora, il termine "rivoluzione scientifica del XVII secolo" (senza bisogno di assegnarle confini cronologici precisi, se non il fatto implicito che è ''successiva'' al 1543) a me pare di uso sicuramente non ambiguo. Per contro, il termine "rivoluzione copernicana" ha un secondo significato, quello che ho richiamato nella proposta di incipit: l'esistenza di questo secondo significato è molto rilevante, perché mostra che l'introduzione della teoria copernicana è stato percepito (da Kant e dai pensatori successivi) come un punto di svolta nel pensiero scientifico, a cui paragonare altri "capovolgimenti" in campo filosofico. Mi sembra opportuno indicare nell'incipit questo aspetto di "capovolgimento dei paradigmi" che fu così nettamente avvertito dai pensatori dei secoli successivi, e che ''non è di per sé incluso'' nell'idea (enunciata subito prima) che l'opera di Copernico sia il punto di partenza della rivoluzione scientifica, tanto che Kant attribuisce la portata di una "rivoluzione copernicana" (pur non usando questo termine) alla svolta da lui teso impressa al pensiero filosofico (mentre nessuno - che io sappia - definisce la nascita della relatività o della meccanica quantistica delle "rivoluzioni copernicane", per quanto siano stati dei punti di svolta altrettanto radicali dal punto di vista della storia delle scienze fisiche).
::Questo per rispondere alle obiezioni: ma un'ulteriore diversa proposta di incipit è benvenuta. Solo, per motivi tecnici e di chiarezza degli interventi io ho usato il <nowiki>{{template:proposta di modifica}}</nowiki> per "riquadrare" la mia proposta: sarebbe preferibile che si usasse lo stesso template per una ''nuova formulazione'', non per mettere delle annotazioni alla mia proposta, se no non si capisce più niente (ho messo in corsivo le tue annotazioni, per leggibilità: ma credo che sarebbe meglio togliere il template che genera il fondo verde. Lo scopo del fondo colorato è, infatti, quello di permettere di localizzare rapidamente le diverse versioni proposte in una pagina di discussione che credo diventerà piuttosto lunga). --[[Utente:Guido Magnano|Guido]] ([[Discussioni utente:Guido Magnano|msg]]) 17:07, 15 set 2014 (CEST)
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