Armando Pizzinato: differenze tra le versioni

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Negli anni Sessanta la sua pittura cambiò ancora. Nel 1963 muore la moglie Zaira; ne seguì un momento di stallo artistico ed espressivo<ref>Scritti di Pizzinato, pubblicato in Rossella Florean, “Pizzinato: storia di una vita”, in “Pizzinato. Dopo il Realismo”, catalogo della mostra, a cura di Marco Goldin, Conegliano, 1999, p. 97</ref> dal quale uscì ulteriormente rinnovato, nel linguaggio e nell'energia. La rinascita si esprime nel cosiddetto periodo dei “Giardini di Zaira”, una serie di opere dal neonaturalismo sperimentale. Secondo un suo scritto: “Eravamo in giardino [lui e l'amico Mazzariol], la natura non sente tristezza, nulla incide sullo scorrere delle stagioni, e la primavera aveva dei colori meravigliosi. Tutto brillava della luce che invade le piante quando si liberano del torpore dell'inverno, mi accorsi improvvisamente che stavo assistendo a uno spettacolo meraviglioso.”<ref>Rossella Florean, “Pizzinato: storia di una vita”, in “Pizzinato. Dopo il Realismo”, catalogo della mostra, a cura di Marco Goldin, Conegliano, 1999, p. 97</ref>
 
Pizzinato mette da parte il rosso, simbolo della vita e delle lotte passate, e utilizza principalmente gli azzurri, i verdi, i viola e qualche colore chiaro per la luce. Sperimenta un lirismo lontano dalla figurazione, un [[astrattismo]] che esprime esperienze come la solitudine e il desiderio di un legame interiore con la natura.<ref>Marzia Ratti, in "Armando Pizzinato. Dal Fronte Nuovo delle Arti ai Giardini di Zaira", Silvana Editoriale, La Spezia, 2001</ref> Intorno ai primi anni Settanta realizza le serie dei gabbiani, delle betulle e degli scorci veneziani. Come sempre nella sua carriera, Pizzinato dipingeva rielaborando le scosse suscitate dal soggetto pittorico e la memoria di queste,<ref>Intervista a Pizzinato in "Il Mattino del Popolo", 18 aprile 1948</ref> senza mai realizzare delle riproduzioni oggettive della natura.
 
== Mostre postume ==
* 2009: ''Grafica a Nord Est. Incisori veneto friulani'' (Bruno Barborini, [[Vittorio Basaglia]], Giulio Belluz, Mario Bertolo, [[Giorgio Bordini]], Marcello De Vecchi, Franco Dugo, Lucio Fedrigo, [[Cesco Magnolato]], Luigi Marcon, Giuseppe Onesti, [[Mario Pauletto]], [[Armando Pizzinato]], [[Gina Roma]], [[Virgilio Tramontin]]), Pordenone, Associazione culturale La Roggia
 
==Note==