Calitea: differenze tra le versioni
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Il luogo era impervio, raggiungibile solo tramite mulattiere e, sia durante le Crociate che durante l’occupazione turca, coloro che vi si recavano bivaccavano all’aperto nei pressi o venivano ospitati nei vicini monasteri, dei quali oggi non vi è più traccia.
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Era proprio nella piccola baia, davanti l'odierna Terme, che il 5 maggio [[1912]] le truppe italiane sbarcarono alla conquista di Rodi dai turchi. Il complesso termale costruito nello [[Eclettismo (arte)|stile ecclètico d'oriente]] dagli italiani<ref name="terme di Calitea 1">[http://www.dodecaneso.org/calitea.htm Architettura nel Dodecaneso, terme di Calitea], di Nicola Scorzelli .</ref>, dopo due anni di costruzione, era stato inauguratao al 1 luglio del [[1929]]. E rimase in funzione, sino alla distruzione da bombardamenti tedeschi durante la [[seconda guerra mondiale]].
Per anni il sito era stato utilizzato come deposito di sdraie ed ombrelloni per lo stabilimento balneare lì accanto<ref name="terme di Calitea 2">[http://www.dodecaneso.org/turismo.htm Egeo, tra turismo di massa e turismo sostenibile; una scelta non dilazionabile], di Nicola Scorzelli .</ref>. Il complesso termale è stato rinnovato nel corso degli anni dal [[2002]] e riaperto nell'estate del [[2007]]. Da allora, il sistema dei parchi (architettura dell'architetto italiano [[Pietro Lombardi (architetto)|Pietro Lombardi]]) ha riacquistato il suo fascino.
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