Deadly Premonition: differenze tra le versioni

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L'indomani mattina York ed Emily vanno a trovare i gemelli Ingram per fargli qualche domanda, ma questi si rivelano estremamente bravi a mantenere i segreti. Non vogliono dire cosa fosse l'oggetto che Becky gli ha consegnato e ormai lo hanno dato a Diane. Tuttavia sono pronti a riferire di qualcuno che voleva quell'oggetto e che ha fatto di tutto per sottrarlo a Diane: '''Carol McLaine''' affascinante sorella di Thomas McLaine (l'effeminato assistente dello sceriffo), cantante e proprietaria di un bar. Il perché resta avvolto nel mistero.
 
Arriva la notte e York ed i suoi colleghi decidono di pedinare le due persone più sospette al momento: Diane Ames e il suo presunto amante e sospettato serial killer '''Nick Cormack'''. Nick beve da solo ad un bar fino alle 23:00, per poi uscire e dirigersi alla galleria d'arte di Diane, presumibilmente per un incontro amoroso o peggio. I due si incontrano tramite un ingresso segreto alla galleria che York impiega un bel po' di tempo per trovare. Una volta entrato trova uno spettacolo raccapricciante: Nick è a terra privo di coscienza, Diane è appesa con una corda al soffitto della galleria, viva, ma con la lingua mozzata. Sotto di lei l'enorme statua di un albero rosso dai rami aguzzi. Se non la liberano in tempo finirà impalata. Il pronto intervento di York e Geroge Woodman la salva, ma appena la donna riprende coscienza fa qualcosa di terribile ed inspiegabile. Si solleva grondante di sangue e senza lingua si prodiga in un'accorata e allucinata spiegazione della gigantesca opera d'arte che stava per ucciderla, come se fosse in uno dei suoi soliti giri turistici. Dalla sua bocca fuoriescono getti di sangue e '''semi rossi'''. Nick si risveglia e Goerge lo dichiara in arresto, l'uomo si divincola ed urta la statua facendola crollare. Diane, folle ed in preda ad un'estasi demoniaca, si getta sotto di essa finednonefinendone schiacciata. Tutti sono allibiti, Nick cade in lacrime. Un rumore attira ancora l'attenzione dei presenti. Una voce proviene da una botola nel seminterrato: è Forrest Kaysen. Le rivelazioni che porta sono sconcertanti. A quanto pare aveva una relazione segreta con Diane (cosa bizzarra dato il suo aspetto sgredevole) ed era con lei quando Nick è arrivato alla Galleria. Lei si è subito innervosita e lo ha chiuso nella botola. Da lì ha sentito solo rumore di stivali (Nick ne porta un paio). La scena del crimine viene sgomberata e Nick arrestato.
 
Durante l'interrogatorio il sospettato è reticente, ancora sotto shock. Sostiene di non aver mai avuto una relazione clandestina con la vittima e di essere in rapporti di semplice amicizia con lei. Tuttavia tra i due c'erano spesso litigi a causa della passione della donna per gli uomini. Quella notte ne stavano avendo una quando Nick sì è sentito colpire alle spalle ed è svenuto. York non crede sia lui il responsabile degli omicidi, ma data la situazione non può lasciarlo libero. Nel frattempo lo sceriffo George Woodman sta prendendo molto male gli omicidi, annegando lo stress in una quantità sempre maggiore di alcool. Il suo orgoglio di protettore di Greenvale si sta sgretolando sotto il peso dell'impotenza e del fallimento: tre donne sono morte e lui non è riuscito ad impedirlo.