Lucio Lombardo Radice: differenze tra le versioni
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Nel [[1939]] non poté prendere servizio come assistente alla cattedra di [[geometria analitica]], perché fu arrestato e condannato a quattro anni di reclusione in quanto oppositore al [[fascismo|regime fascista]]; liberato nel [[1941]], fu arrestato di nuovo e poi scarcerato dopo pochi mesi. Partecipò attivamente alla [[resistenza romana]], curando sempre i contatti con oppositori e partigiani di area liberal-socialista e cattolica. Nell'ambito di tali iniziative conobbe lo storico cattolico liberale [[Arturo Carlo Jemolo]] e sua figlia [[Adele Maria Jemolo|Adele Maria]], che sposerà nel [[1946]].
Nel [[1945]], dopo la fine della guerra, fu finalmente ammesso come assistente alla [[Università degli Studi di Roma|Sapienza]]. Nel [[1951]] ottenne la libera docenza in analisi algebrica ed [[Infinitesimo|infinitesimale]] e nel [[1956]] ricoprì la carica di professore straordinario di geometria analitica con elementi di proiettiva all'[[Università degli Studi di Palermo|Università di Palermo]], dove restò fino al [[1960]] quando si trasferì nuovamente a Roma, dove nacque suo figlio [[Marco Lombardo Radice|Marco]].
Dal 1963 al 1966 fu vicedirettore della Scuola di perfezionamento in Matematica e Fisica, dopo avervi insegnato [[storia della matematica]].
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