Inceneritore: differenze tra le versioni
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m →Le polveri: smettiamo di scrivere ra le righe che gli inceneritori fanno peggio delle auto NON E' VERO |
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È innegabile che gli inceneritori contribuiscono all'emissione antropica di polveri fini e ultrafini in aree urbane ed è quindi opportuno che i progetti siano valutati molto attentamente, non essendo corretto asserire che non provocano alcun rischio per la salute.<br/>
Dal punto di vista quantitativo, considerato che la combustione di una tonnellata di rifiuti produce (con le migliori tecnologie e in situazioni ottimali) almeno 30 grammi di polveri al camino nonostante la depurazione (dati 2006 TRM s.p.a. {{citazione necessaria}}) è possibile calcolare che un inceneritore come quello di Brescia (bruciando 757
Considerando i limiti di emissione delle automobili (espressi dalle norme in grammi di polveri per km percorso), si scopre che per produrre 30 grammi di polveri, un'auto [[euro1]] deve percorrere 213 km, una [[euro2]] 375 km, una [[euro3]] 600 km ed una [[euro4]] 1200 km.</br>
Tornando all'esempio di Brescia, le emissioni quotidiane dell'inceneritore equivalgono a circa 1.250.000 km di un'auto euro3, che divisi per
1.169.259 unità per la media nazionale di 768 auto per 1000 abitanti) equivarrebbero a una media di circa 1,4 km di percorso per ogni auto al giorno, un contributo certamente non tracurabile, ma comunque secondario, anche senza considerare il contributo alle emissioni di autocarri e di impianti per il riscaldamento domestico.</br>
Lo [[SCENHIR]] (Scientific Commitee on Emerging and Newly Identified Helath Risks), comitato scientifico UE che si occupa fra le altre cose anche di patologie dovute alle polveri sottili, considera i motori a gasolio i massimi responsabili della produzione di PM<sub>2,5</sub>: tutte le altre fonti sarebbero trascurabili, e gli inceneritori attualmente ne produrrebbero al massimo il 2% in quanto (evidentemente) meno diffusi dei motori diesel.<ref name=toz/>.
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