Discussione:Inceneritore: differenze tra le versioni
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Sto proprio cercando di farti capire che nessuno di quegli esempi ha molto senso perché prende un esempio particolare e lo elegge a regola nazionale (almeno questo era il tono). Ad ogni modo se lo scopo è paragonare le emissioni di particolato di un inceneritore in paragone alle emissioni delle auto che circolano nella medesima aera geografica (come era stata impostata la voce da un utente anonimo che vaneggiava di blocchi del traffico e auto euro4), bisogna ragionare mediante numeri di automobili che circolano nella'area (giusto delle "amenità"). Comunque secondo me né 1 né 2 sono corrette (ma la 2 è più scorretta in quanto ragiona sulle automobili della sola città mentre i fumi si disperdono senza selezione di territorio comunale o provinciale, per essere precisi bisognerebbe sapere come tirano i venti e quanto si disperdono effettivamente le polveri). Questi sono dati esistenti e molto interessanti che trovi [http://www.federambiente.it/moduli/Slides%20Bonomo%20Roma%2012.12.06.pdf qui]. Le conclusioni sono le stesse: il termovalorizzatore è una sorgente molto secondaria di particolato. In particolare questostudio sulla dispersione atmosperica a Brescia ci dice che: concebtrazione massima PM10 attribuita al traffico = 14,93 microgrammi/mc, sorgenti industriali = 7,12 termovalorizzatore = 0,01 in aggiunta si valuta la riduzione del particolato dovuta al teleriscaldamento che riduce drasticamentge il particolato da riscaldamento provato. Dunque vogliamo ancora parlare di Brescia con studi alla mano?<br>
La mia proposta era
===Blocco voce===
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