Papa Pio IX: differenze tra le versioni

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Pio IX si trovò a gestire il momento storico della nascita anche in [[Italia]] di un moderno [[stato]] nazionale unitario. Entro i confini dello Stato della Chiesa le prime città a manifestare l'insofferenza al dominio papale furono in particolare quelle delle antiche [[Suddivisioni amministrative dello Stato Pontificio in età contemporanea|Legazioni]] di [[Bologna]], [[Ferrara]], [[Forlì]], [[Ravenna]]. In [[Romagna]], Pio IX compì l'ultima visita di un Papa-Re nel [[1857]]<ref>Il successivo Papa a visitare quelle terre fu [[Giovanni Paolo II]], che, in un celebre discorso a Forlì, riconobbe: ''Bisogna risalire a 129 anni fa per ritrovare la visita di un altro Papa in Romagna e nella città di Forlì, e precisamente a Pio IX, l'ultimo Pontefice dello Stato Pontificio. Da allora la situazione politica è profondamente mutata, ed è stata come tale ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa. Oggi io vengo a voi, come sono andato in altre parti d'Italia e del mondo, in pellegrinaggio pastorale, col solo fine cioè di portare avanti la missione eminentemente spirituale della Chiesa.''[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1986/may/documents/hf_jp-ii_spe_19860508_cittadinanza-forli_it.html]</ref>: in tale occasione, anzi, Pio IX donò alla [[Cattedrale di Santa Croce|Cattedrale di Forlì]] un nuovo altare, tuttora in uso.
 
Numerose negli anni furono le insurrezioni, sempre represse anche grazie agli austriaci, sino al [[1859]], anno dell'annessione della Romagna al [[Regno di Sardegna]]. Stimolata dall'esempio, insorse anche [[Perugia]] che il 14 giugno [[1859]] instaurò un governo provvisorio. Il legato pontificio se ne tornò a Roma e lo Stato della Chiesa reagì in maniera dura, ordinando la repressione dei moti ed inviando duemila mercenari svizzeri comandati dal colonnello Schmidt. Il segretario di stato di Pio IX, il [[Giacomo Antonelli|cardinale Antonelli]], {{Citazioneautorizzò necessariaper mezzo del proministro alle Armi Luigi Mazio la repressione e il saccheggio della città da parte delle truppe svizzere inviate per riportare sotto il controllo della Chiesa la città:<!--ref>{{cita pregolibro inserire| nome=Stefano| documento,cognome=Tomassini archivio| titolo=Roma, faldoneil Papa, foglioil cheRe. attestiL'unità ld'autorizzazioneItalia -->e il crollo dello Stato Pontificio|autorizzò alanno=2011 saccheggio| editore=Il Saggiatore | città= Milano|url=http://books.google.it/books?id=zZhIuTYXF3cC|ISBN=8842816809|p=243}}</ref><ref>{{cita dellalibro città| lecognome= truppeGay| svizzerenome= inviateH. perNelson| riportaretitolo= entroUno iscrezio confinidiplomatico delfra dominioil dellagoverno Chiesapontificio e il governo americano e la condotta degli Svizzeri a Perugia il 20 giugno 1859|url= http://www.archive.org/stream/unoscreziodiplo00gaygoog| editore= Unione tip. cooperativa| città= peruginaPerugia| anno= 1907|p= 119}}</ref><ref>R. Ugolini. ''Perugia 1859: l'ordine di saccheggio'', in «Rassegna storica del Risorgimento», Anno LIX-1972, fasc. III (luglio-settembre), p. 357</ref> il 20 giugno [[1859]] questi entrarono in città e fecero strage dei rivoltosi, senza risparmiare donne o bambini. L'evento passò alla storia come le "[[stragi di Perugia]]". I viaggiatori stranieri presenti in città, rapinati, provvidero ad avvertire del grave accaduto la stampa internazionale, avvalorando ancor più agli occhi dei cittadini [[Europa|europei]] e [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] la causa dell'unità italiana<ref>Vedi, a titolo d'esempio, quanto riferito in [http://query.nytimes.com/mem/archive-free/pdf?_r=1&res=9F00E3DA1F31EE34BC4152DFB1668382649FDE ''The Massacre at Perugia - The outrage to Mr. Perkins and his Party''], articolo del «New York Times» del 25 giugno 1859 sulla vicenda di un cittadino statunitense testimone delle violenze</ref>. In seguito alla riconquista di Perugia, papa Pio IX, in considerazione del successo, promosse il colonnello Schmidt a generale di brigata.
 
Il 18 settembre [[1860]], in seguito alla [[battaglia di Castelfidardo]], le truppe piemontesi sconfissero le truppe svizzere conquistando le [[Marche]] e l'[[Umbria]], che poi sancirono la loro annessione al [[Regno di Sardegna]] tramite un [[plebiscito]]. Il territorio posseduto dalla Chiesa fu ridotto al solo [[Lazio]]. [[Vittorio Emanuele II]] si era impegnato con l'imperatore francese a non attaccare [[Roma]], che non fu coinvolta nella campagna del [[1860]].