Acqui Terme: differenze tra le versioni
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Prima della conqusta romana, il territorio acquese era abtitato dalla tribù dei Liguri Statielli, il cui centro principale, Carystum, non è stato ancora identificato anche se è possibile che si trovavasse proprio in corrispondenza di Acqui.
Roma conquistò la Liguria interna (l'attuale Piemonte meridionale) nei primi decenni del II sec. a.C.: in particolare gli Statielli furono sconfitti dalle legioni del console Marco Popilio Lenate nel 173 a.C. Successivamente allo scontro militare, sorse un nuovo insediamento urbano col nome di ''Aquae Statiellae'' o ''Aquae Statiellensium''.
L'importanza della città [[109 a.C.]] crebbe con la costruzione della [[
Nel tardo impero, forse già nel IV secolo d.C., ad Acqui si sviluppò una comunità cristiana e la città fu sede vescovile. Nel difficile periodo che seguì la fine dell'impero romano, la presenza di una cattedra episcopale e la continuità di sfruttamento delle sorgenti termali garantirono la sopravvivenza della città, a differenza di numerosi altri centri del Piemonte meridionale che furono abbandonati proprio in questo periodo (''Libarna, Pollentia Augusta Bagiennorum, Vardacate, Industria, Forum Fulvii'' etc.). Entrò a far parte del Regno dei [[Longobardi]] negli ultimi decenni del VI secolo. Sotto i Franchi, fu sede di comitato nell'ambito della marca aleramica.
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