Guerra libico-ciadiana: differenze tra le versioni

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Il governo francese stabilì un limite ("Linea rossa") lungo il 15º [[Parallelo (geografia)|parallelo]], da [[Mao (Ciad)|Mao]] ad Abéché, e avvertì che non avrebbe tollerato alcuna incursione a sud di questa linea da parte di truppe libiche o del GUNT; sia i francesi che i libici rimasero dal loro lato della linea, sancendo di fatto una divisione in due del paese<ref name=Nolutshungu-189>{{cita|Nolutshungu 1995|p. 189}}.</ref>. Seguì una pausa dei combattimenti, durante la quale in novembre una nuova conferenza di pace promossa dalla OUA fallì il tentativo di trovare una conciliazione tra le varie fazioni ciadiane; l'analoga mediazione del presidente dell'[[Etiopia]] [[Menghistu Hailè Mariàm]] all'inizio del 1984 non ottene parimenti alcun effetto. Il 24 gennaio 1984 il GUNT, supportato da un vasto concentramento di mezzi corazzati libici, attaccò le postazioni delle FANT vicino [[Ziguey]], una mossa apparentemente volta a convincere la Francia e le altre nazioni africane a riaprire i negoziati; la Francia reagì a questo attacco sferrando il suo primo significativo contrattacco con forze aeree, oltre a inviare nuove truppe in Ciad e a innalzare unilateralmente la "Linea rossa" fino all'altezza del 16º parallelo<ref name=Brecher-92>{{cita|Brecher & Wilkenfeld 1997|p. 92}}.</ref><ref name=Azevedo-110>{{cita|Azevedo 1998|p. 110}}.</ref>.
 
Per mettere fine a questo stallo, il 30 aprile Gheddafi propose un ritiro congiunto delle truppe sia francesi che libiche; il nuovo presidente francese [[François Mitterrand]] si dimostrò recettivo verso l'offerta, e il 17 settembre i due leader annunciarono ufficialmente che il ritiro sarebbe iniziato il 25 settembre seguente per concludersi poi entro il 10 novembre<ref name=Brecher-92 />. L'accordo fu visto dai media come una prova delle abilità diplomatiche di Mitterand e un passo decisivo verso la risoluzione della crisi ciadiana<ref>{{cita|Azevedo 1998|pp. 139-140}}.</ref>; dimostrò inoltre l'intento di Mitterand di seguire una politica indipendente sia dagli Stati Uniti che dal governo ciadiano nei riguardi della Libia e della situazione in Ciad<ref name=Nolutshungu-189 />. Se la Francia rispettò la scadenza del ritiro, i libici si limitarono però a ritirare il grosso delle forze, continuando a mantenere almeno 3.000 uomini nel nord del Ciad; quando questo divenne evidente, causò profondo imbarazzo nei francesi e recriminazioni tra Parigi e N'Djamena<ref>{{cita|Azevedo 1998|p. 140}}.</ref>. Il 16 novembre Mitterand si incontrò con Gheddafi a [[Creta]], sotto la mediazione del primo ministro [[grecia|greco]] [[Andreas Papandreou]]: a dispetto delle dichiarazioni di Gheddafi sul fatto che tutte le forze libiche erano state ritirate, Mitterand dovette ammettere che questo non rispondeva al vero; in ogni caso, il presidente francese non ordinò alle sue truppe di rientrare in Ciad<ref>{{cita|Simons 2004|p. 293}}.</ref>.
 
=== Il secondo intervento francese ===