Pieve di Uggiate: differenze tra le versioni
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Vengono preceduti dal titolo ''Dominus'' sia ''Iohannes de Casanova prepositus'' sia Dalfinus Grecus canonicus, il terzo è detto ''"Presbiter" Iacobus Buxia canonicus'', poi seguono senza alcun titolo ''Guido de la Turre canonicus'', ''Francinus Picinellus canonicus'', ''Zanolo de Ronago canonicus'', ''Iohannes de Castelino, canonicus''. Alla fine risulta vacante un canonicato per la recente nomina del nuovo prevosto, qui chiamato arciprete, e infatti viene annotato: ''Prebenda que vacavit per promocionem domini Iohannis de Casanova archipresbiteri dicte ecclesie''... (la prebenda vacante per la promozione ad arciprete del Signor Giovanni da Casanova...).
La pieve, in quel documento, mostra già una certa autonomia per alcuni paesi, ai quali viene assegnato un cappellano. Il primo è ''Presbiter Lafrancus de Casanova cappellanus de '''Casanova''''', poi ''Presbiter Petrus de Macio capellanus ecclesie de '''Zeronico''''' (Gironico), ''Presbiter Rugerius de Sancto Salvatore capellanus de '''Cagnio''''', ''Presbiter Bevulchus capellanus ecclesie Sancti Georgii de '''Olzate''''' (Olgiate). Il cappellano di Olgiate è detto della chiesa di S. Giorgio, perché quella di S. Cassiano non era più nella giurisdizione del vescovo di Como,
Ritroviamo un consorzio di preti nel XVI sec. per iniziativa del curato di Olgiate ''Lombardono'', Bartolomeo Lucini, costituito il 14 marzo [[1534]], col tempo venne conosciuto come «Consorzio della Pieve di Uggiate». Ebbe una vita molto lunga, infatti era ancora attivo all'inizio del ministero del prevosto Rumi (1912). Tra i suoi membri si annoveravano preti anche di altre pievi e addirittura laici.<ref>APLANUM MCMLXXXIII, P.Livio: Il primo regolamento del «Consorzio» dei sacerdoti della Pieve di Uggiate, p.138-140</ref>.
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