Diocleziano: differenze tra le versioni
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Certamente i [[prefetto del pretorio|prefetti del pretorio]] ([[Afranio Annibaliano]], [[Giulio Asclepiodoto]] e [[Ermogeniano|Aurelio Ermogeniano]]) aiutarono a regolare il flusso e la presentazione di tali documenti, il profondo senso della legalità insito nella cultura romana fece sì che il carico di lavoro fosse pesante.<ref>Williams, pp. 53–54 e 142–43.</ref> Gli imperatori che avevano preceduto Diocleziano nei quarant'anni antecedenti il suo regno, non erano riusciti a far fronte ai loro doveri in modo efficace, e la loro produzione di rescritti attestata risulta bassa. Diocleziano al contrario, fu prodigioso nei suoi affari: ci sono almeno 1.200 rescritti a suo nome che ancora sopravvivono, e questi rappresentano solo una piccola parte dell'enorme mole di lavoro svolta.<ref>Johnston, "Epiclassical Law" (CAH), p. 201; Williams, ''Diocletian'', p. 143.</ref> Il forte aumento del mumero di editti e rescritti prodotti sotto il governo di Dioclezioano è stato letto come la prova tangibile di un continuo sforzo per riallineare tutto l'impero alle condizioni dettate dal potere centrale imperiale.<ref>Potter, pp. 296 e 652.</ref>
Sotto la guida di giuristi come Gregorio, [[Aurelio Arcadio Carisio]] e Ermogeniano, il governo imperiale cominciò a pubblicare libri ufficiali sui [[
===== Militari =====
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