Daniel Defoe: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Defoe nacque in un borgo [[Londra|londinese]], Stoke Newington, il 3 aprile 1660. Suo padre, James Foe, era un membro della
La famiglia di Defoe era di credo [[presbiterianesimo|presbiteriano]]
Convinto sostenitore della causa liberale, nel [[1685]] Defoe si schierò con il [[Duca di Monmouth]] (figlio illegittimo, [[protestantesimo|protestante]], di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]]), che osteggiava il legittimo erede al trono e fratello di Carlo, il [[cattolicesimo|cattolico]] [[Giacomo II d'Inghilterra|Giacomo II]]. Nel [[1688]] prese posizione dalla parte di [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo d'Orange]] quando questi si scontrò con il suocero Giacomo (che intendeva instaurare una [[monarchia assoluta]] e mettere in atto una politica di pulizia religiosa analoga a quella di [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]] in [[Francia]]).
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Nel [[1692]], Defoe finì in [[bancarotta]], pagando il suo disastro economico anche con la [[prigione]]. Riuscì a risollevare le proprie condizioni finanziarie dando inizio a una serie di attività disparate: una fabbrica di [[mattone|mattoni]], un servizio di consulenza per il governo, e qualche pubblicazione come [[saggista]]. I saggi di Defoe, di natura [[politica]] ed [[economia|economica]], contenevano raccomandazioni destinate a rivelarsi all'avanguardia rispetto ai suoi tempi: suggerivano, tra l'altro, la creazione di una [[banca centrale]] (divenuta realtà nel [[1694]]), di un [[Pensione|sistema pensionistico]], di società di [[assicurazione|assicurazioni]]. Defoe propose anche nuove leggi sulla bancarotta.
Dopo la morte di [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III]] ([[1702]]), Defoe fu arrestato con l'accusa di avere diffamato la [[Chiesa d'Inghilterra]] nel suo saggio ''La via più breve per i dissenzienti'' (''The shortest way with the dissenters''). Il libro venne messo al [[rogo]], e Defoe subì prima la [[gogna]] e poi nuovamente la prigione, nel carcere di [[Newgate]].
<em>Inno alla Gogna </em>(tr.it [[Liberilibri editrice|Liberilibri]], Macerata 2010), nel ritmo quasi di ballata, col tono a volte amaro del sarcasmo e a volte violento dell'invettiva, sviluppa un tema caro alle satire di Defoe: la condanna inflitta agli innocenti, l'impunità dei colpevoli, la barbarie del ludibrio della folla. Di questo è simbolo la gogna, "geroglifica macchina di Stato"<ref>{{Cita libro|autore = Daniel Defoe|titolo = Inno alla Gogna|anno = 2010|editore = Liberilibri|città = Macerata}}</ref>, diabolico congegno, incomprensibile a chi è onesto. Emblema non di giustizia ma del suo contrario. Ignominioso e incivile strumento di tortura, cassa di risonanza e amplificazione della malizia umana che ha solo sete di vendetta e gode del dolore altrui.
Dal momento che venne fatto prigioniero la moglie colse l'occasione per divorziare e tenere al contempo i loro figli, data l'impossibilità per Defoe di allevarli al meglio.
Fu durante la sua prigionia a Newgate che Defoe iniziò a scrivere il [[romanzo]] ''[[Moll Flanders]]'', considerato la sua prima grande opera letteraria. Nel frattempo aveva perso la fabbrica di mattoni, e per risollevarsi da un nuovo periodo di crisi economica fondò la [[rivista]] trisettimanale ''[[The Review]]'', destinata a durare dieci anni e diventare una [[pietra miliare]] nella [[storia del giornalismo]]. Quasi tutti gli articoli erano dello stesso Defoe, che, pur dichiarandosi indipendente, in realtà aveva un accordo con il primo ministro [[Robert Harley]], che gli aveva promesso l'[[amnistia]]. In ogni caso, l'opera giornalistica di Defoe fu pionieristica; si ritiene che egli abbia in pratica fondato il giornalismo [[tabloid]].▼
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Fra il [[1705]] e il [[1707]] si trasferì in [[Scozia]]. Presentandosi come giornalista, in realtà lavorò attivamente con lo scopo di convincere il [[Parlamento scozzese]] ad accettare l'[[Atto di Unione (1707)|Atto di Unione]] con il [[Parlamento inglese]], stipulato nel [[1707]]. E' in questo periodo che egli perde le tracce dei quattro suoi figli sopravvissuti, dei quali non ci è dato sapere altro se non che non cercarono un incontro con il padre poiché consci del suo certo rifiuto, data la sua elevata vanità e indipendenza sociale.
Nel [[1714]], sempre lavorando sotto mentite spoglie per il governo, riuscì a entrare nella redazione di un settimanale [[giacobitismo|giacobita]]. Scoperto [[1722|sei anni dopo]], si vide costretto a porre fine alla sua attività di giornalista. Nel frattempo aveva continuato a scrivere romanzi; nel [[1715]] pubblicò ''
Defoe defunse a [[Moorfields]], nei pressi di Londra nel [[1731]].
== Defoe e il romanzo ==
A partire dai [[saggio|saggi]] del critico inglese
Defoe non era in realtà interessato a creare o sviluppare il romanzo a fini letterari. Egli era soprattutto un giornalista e un saggista, ma anche un professionista della penna pronto a mettere il suo considerevole talento al servizio del miglior offerente. È senz'altro significativo il fatto che prima di dedicarsi al romanzo, buona parte della vita di Defoe fosse già trascorsa: quando scrisse il suo capolavoro, il ''Robinson'', aveva già 58 anni. Inoltre, pubblicò i suoi romanzi cercando, in generale, di farli passare per storie vere (memoriali e autobiografie) per renderli più appetibili al pubblico dell'epoca (non si deve dimenticare che il motivo principale per cui Defoe scriveva era, a quanto pare, la necessità di pagare i propri debiti). La messa in scena ebbe successo, e solo molto tempo dopo la pubblicazione si comprese che i libri di Defoe mescolavano fatti veri (nel ''[[Robinson Crusoe]]'' la storia del marinaio [[Alexander Selkirk]]) con dosi generose di invenzione letteraria.
La miscela di realtà e finzione, attendibilità e
== Bibliografia ==
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* <em>Reformation of Manners</em> (1702)
* ''A Hymn to the Pillory ''(1703)
* ''The Family Instructor ''(1715)
* ''The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe of York, Mariner'' (1719)
* ''The Farther Adventures of Robinson Crusoe'' (1719)
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