Jihād: differenze tra le versioni
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Altri esempi di azioni che potrebbero essere considerati jihad (sulla base di hadith con migliore [[isnad]]) includono:
* Parlare francamente contro un governante oppressivo ([[Sunan Abu
* Andare in [[Hajj]] (pellegrinaggio alla Mecca) - per le donne, questa è la migliore forma di jihad ([[Sahih Bukhari]], volume 2, libro 26, numero 595).
* Prendersi cura dei genitori anziani, come il profeta Maometto ordinò di fare a un giovane, invece di unirsi a una campagna militare (Narrato da [[Bukhari]], Muslim, [[Abu Dawud]], [[al-
Il significato più letterale di jihad è semplicemente "sforzo", e così è talvolta soprannominato il "jihad interiore". Questo "jihad interiore" si riferisce essenzialmente a tutti gli sforzi che un musulmano potrebbe affrontare aderendo alla religione.
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È importante distinguere tra due tipi di guerra religiosa armata nell'islam, ovvero il jihad offensivo e il jihad difensivo. La maggioranza dei musulmani considera la lotta armata contro l'occupazione straniera o l'oppressione da parte di un governo interno degne di jihad difensivo. In effetti, sembra che il Corano richieda la difesa militare della comunità islamica assediata.
In epoca coloniale le popolazioni musulmane insorsero contro le autorità coloniali sotto la bandiera del jihad (gli esempi includono il [[
La tradizione islamica ritiene che quando i musulmani vengono attaccati diventi obbligatorio per tutti i musulmani difendersi dall'attacco, partecipare al jihad. Quando l'[[Unione sovietica]] invase l'[[Afghanistan]] nel [[1979]], l'eminente militante islamico [[Abdullah Yusuf Azzam]] emise una [[fatwa]], ''Difesa delle terre islamiche, il primo dovere secondo la Legge'' [http://www.religioscope.com/info/doc/jihad/azzam_defence_1_table.htm], dichiarando che tanto la lotta afghana quanto quella palestinese fossero jihad nelle quali l'azione militare contro i ''[[kuffar]]'' (miscredenti) è ''[[fard ayn]]'' (un obbligo personale) per tutti i musulmani. L'editto fu appoggiato dal [[Gran muftì]] (il massimo esperto in materia di religione) dell'Arabia Saudita, [[Abd al-Aziz Bin Bazz]]. Nella fatwa, Azzam spiegò:
:''... gli Ulema [studiosi religiosi] delle quattro [[
Benché tali editti di eruditi contemporanei possano influenzare alcune comunità di credenti, il miliardo e duecento milioni di musulmani odierni è così diversificato che l'azione unificata riguardo ad istruzioni come questa è, in pratica, impossibile da conseguire.
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