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===Il revival===
In questo scenario il punto di partenza fu dato dai [[The Jam]], gruppo inglese capitanato da [[Paul Weller]], che abbina un look fortemente mod all'energia del [[punk rock|punk]] con inequivocabili riferimenti al suono tipico dei gruppi mod anni sessanta ([[The Who]], [[Small Faces]] e [[Kinks]] in primis); l'anno successivo ([[1979]]) con all'uscita del film [[Quadrophenia (film)|Quadrophenia]] di [[Franc Roddam]], narrante le vicissitudini di Jimmy un mod degli [[anni 1960|anni sessanta]], si torna nuovamente a parlare di [[mod]]ernismo.
In tutto il paese scatta la frenesia di emulare le gesta di Jimmy, in contemporanea i The Jam, entrati prepotentemente in classifica con i loro primi singoli ''[[In the City (singolo)|In the City]]''<ref name=singles>{{cita web|url= http://www.thejamfan.net/welcome.htm | titolo=Sezione Singoli dal sito TheJamFan.net | accesso=23 agosto 2007}}</ref> ed ''[[All Around the World]]''<ref name=singles/>, si esibiscono nelle più famose trasmissioni televisive nazionali, seguite da moltissimi giovani.[[File:Mods Run2.jpg|upright=1.4|thumb|Mod a bordo dei loro scooter]]
Rapidamente grazie al cinema, alla televsione ed alla musica nascono nuovi [[mod]], in seguito ribatezzati ''revivalisti'' per distinguerli dai predecessori ''original'', principalmente adolescenti e provenienti quasi sempre dalla [[classe operaia]] inglese, anch'essi legati alle icone tipiche della cultura mod; il completo tre bottoni, a volte dalle fantasie decisamente più vivaci ed eccentriche, il tipico giaccone [[parka]], l'utilizzo dello scooter italiano debitamente accessoriato con specchietti e fari.
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=== Dal 1978 al 1982 ===
I [[The Jam]] nascono a [[Woking]] nel [[1976]] come cover band di vecchi pezzi [[rock & roll]], adottando successivamente un look mod approcciandosi a cover [[motown Records|motown]] [[soul]] ed alla composizione di pezzi dal suono decisamente [[punk rock]] ma fortemente influenzati da gruppi sixties mod come [[Who]], [[Kinks]] e [[Small Faces]]<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.bbc.co.uk/dna/place-devon/plain/A18927381|titolo=The Jam - the Band|accesso=13 novembre 2014}}</ref>. L'anno successivo esce il primo album della band [[In the City (album musicale)|In the City]] che anticipa di otto mesi l'uscita del secondo [[All Mod Cons (album musicale)|All Mod Cons]], in cui [[Paul Weller]], [[Bruce Foxton]] e [[Rick Buckler]] dichiarano inequivocabilmente il loro essere mod.
A seguito del successo dei Jam tra il '78 ed il '79 in Inghilterra prendono moltissime band che propongono di rivisitare la cultura [[mod]].
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Per genere mod revival ci si riferisce principalmente a quel ramo del [[punk rock]], derivante dal [[origini del punk rock|punk rock delle origini]], che grazie ai The Jam subì notevoli influenze dalla ''musica nera'', soprattutto da generi come il [[soul]] e l'[[R&B]], ma un ruolo fondamentale lo giocarono i gruppi revivalisti [[2 tone ska]] come [[Madness]], [[The Specials]], [[Selecter]], [[Bad Manners]] e altri, che oltre ai [[rude boy]] raccolsero molto successo tra i giovani mod e [[hard mod]] inglesi.
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Nel resto d'Europa, rimasta ancora quasi del tutto incosciente della cultura modernista, tra il [[1983]] e il [[1989]] nascono gruppi musicali ispirati agli echi del mod revival britannico: principalmente in Spagna, con i [[Los Elegantes]], i [[Brighton 64]] e i [[Los Flechazos]], in Italia su tutti i [[Four By Art]] e gli [[Underground Arrows]]<ref>{{cita|Antonio Bacciocchi|pp.127-132|Bacciocchi}}</ref>, ed in Svezia con i [[The Moderns]].
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{| class="wikitable" style="float:centre"
! colspan="2" | '''1978 - 1982'''
! colspan="2" | '''1983 - 1989'''
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| {{bandiera|ENG}} [[The Jam]]
| {{bandiera|ENG}} [[Secret Affair]]
| {{bandiera|ENG}} [[The Prisoners]]
|- ▼
| {{bandiera|ENG}} [[The Merton Parkas]]
| {{bandiera|ENG}} [[The Chords]]
| {{bandiera|ENG}} [[Makin' Time]]
| {{bandiera|ENG}} [[The
|- ▼
| {{bandiera|ENG}} [[The Lambrettas]]
| {{bandiera|ENG}} [[Purple Hearts]]
| {{bandiera|ENG}} [[The Gents]]
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| {{bandiera|ITA}} [[Underground Arrows]]
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| {{bandiera|ENG}} [[The |-
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▲| {{bandiera|ENG}} [[The Lambrettas]] || {{bandiera|ENG}} [[The Times (gruppo musicale)|The Times]]
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▲| {{bandiera|ENG}} [[Purple Hearts]] || {{bandiera|ENG}} [[The Moment (gruppo musicale)|The Moment]]
▲| {{bandiera|ENG}} [[Long Tall Shorty]] || {{bandiera|ITA}} [[Four By Art]]
▲| {{bandiera|SCO}} [[The Jolt]] || {{bandiera|ITA}} [[Underground Arrows]]
▲| {{bandiera|ENG}} [[The Circles]] || {{bandiera|ESP}} [[Brighton 64]]
▲| {{bandiera|ENG}} [[The Scene]] || {{bandiera|ESP}} [[Los Flechazos]]
▲| {{bandiera|ENG}} [[Back to Zero]] || {{bandiera|ESP}} [[Los Elegantes]]
▲| {{bandiera|ENG}} [[The Squire]] || {{bandiera|SWE}} [[The Moderns]]
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=== L'eredità ===
Il mod revival, ma in senso più ampio la cultura mod in generale, ha profondamente segnato la scena socio-culturale e musicale inglese.
Già verso la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], ma soprattutto durante gli [[anni 1990|anni novanta]] si sviluppò una corrente musicale di chiara ispirazione modernista, pur non esplicitando mai, salvo casi sporadici, una vera e propria analogia o forma di appartenenza.
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