Utente:L'inesprimibile nulla/Sandbox 2: differenze tra le versioni
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==Biografia==
=== Primi anni e personalità ===
Figlio dell'ateniese [[Lisimaco (padre di Aristide)|Lisimaco]], la sua famiglia, di cui faceva parte a titolo di cugino anche [[Callia I|Callia]], politico ed atleta olimpionico, era antica e nobile: nacque membro della tribù [[Antiochide]], nel demo di [[Alopece]]. Per quanto riguarda la sua nomea, [[Plutarco]] stesso afferma che, pur essendo le sue fonti in disaccordo, sia probabile che essa sia connessa al fatto che abbia vissuto in estrema povertà, opponendosi al malcostume e alla corruzione, tanto in povertà che le sue due figlie non riuscirono per molto tempo a sposarsi non riuscendo a procurare una dote sufficiente.<ref>{{cita|Plutarco|I, 1}}.</ref> Nonostante questa versione sia quella riportata dalla maggior parte degli autori, lo stesso Plutarco ammette che altri, tra i quali [[Demetrio di Falero|Demetrio]] nella sua opera ''Socrate'', affermino che egli fosse proprietario di un possedimento nel [[demo]] del [[Falero (demo)|Falero]], nel quale fu seppellito, adducendo come prove della sua ricchezza il fatto che:▼
▲Figlio dell'ateniese [[Lisimaco]], la sua famiglia, di cui faceva parte a titolo di cugino anche [[Callia I|Callia]], politico ed atleta olimpionico, era antica e nobile: nacque membro della tribù [[Antiochide]], nel demo di [[Alopece]]. Per quanto riguarda la sua nomea, [[Plutarco]] stesso afferma che, pur essendo le sue fonti in disaccordo, sia probabile che essa sia connessa al fatto che abbia vissuto in estrema povertà, opponendosi al malcostume e alla corruzione, tanto in povertà che le sue due figlie non riuscirono per molto tempo a sposarsi non riuscendo a procurare una dote sufficiente.<ref>{{cita|Plutarco|I, 1}}.</ref> Nonostante questa versione sia quella riportata dalla maggior parte degli autori, lo stesso Plutarco ammette che altri, tra i quali [[Demetrio di Falero|Demetrio]] nella sua opera ''Socrate'', affermino che egli fosse proprietario di un possedimento nel [[demo]] del [[Falero (demo)|Falero]], nel quale fu seppellito, adducendo come prove della sua ricchezza il fatto che:
* sarebbe divenuto [[arconte eponimo]], carica che si poteva ottenere solo facendo parte di quelle famiglie che possedevano le proprietà terriere più vaste, famiglie che erano note col nome di [[pentacosiomedimni]];<ref>{{cita|Plutarco|I, 2}}.</ref>
* sarebbe stato vittima dell'ostracismo, che, se non era una pratica consueta per gli uomini poveri, lo era per quanti appartenessero a famiglie prestigiose, poiché questi erano più facilmente invidiati dal volgo per il benessere economico e la ricchezza;
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