Mohammad Najibullah: differenze tra le versioni

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al paragrafo che riguarda la caduta di najibullah c'erano parecchi errori e semplificazioni gravi con confusione tra talebani e mujahedin. Si veda la pagina in inglese di Wikipedia
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Le truppe sovietiche lasciarono completamente l'Afghanistan nel [[1989]], ma una vittoria militare ottenuta a [[Jalalabad]] permise a Najibullah di rimanere in sella, con ritrovato slancio e vigore. Nel marzo del [[1990]] un tentativo di colpo di Stato, orchestrato dal ministro della Difesa [[Shahnawaz Tanai]] e propugnato dal mujaheddin [[Gulbuddin Hekmatyar]], venne sventato.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/18/kabul-tra-guerra-complotti-resiste-il-potere.html Tra guerra e potere resiste il potere di Najibullah]</ref>
 
Nel [[1991]] egli si accordò, sotto l'egida dell'ONU, con [[Ahmad Shah Massoud]]: quest'ultimo imponeva il disarmo alle sue truppe, in cambio Najibullah prometteva di dimettersi entro la fine del [[1992]] per dar vita a un governo di transizione che portasse il paese a libere elezioni. I [[talebani]]mujahedin tuttavia non accettarono questo piano e proseguirono gli scontri militari.
 
Questo portò Najibullah a prendere in considerazione l'idea di dimettersi<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/10/afghano_Najibullah_dimette_fine_mese_co_0_9204102945.shtml l' afghano Najibullah si dimette a fine mese]</ref> e tra il 16 ed il 17 aprile 1992 fu infine costretto ad abbandonare il potere, in seguito, soprattutto, alla decisione della Russia di Yeltsin di tagliare i fondi al colpogoverno di statoKabul [[mujaheddin]]<ref>[http://www.sissco.it/index.php?id=1291&tx_wfqbe_pi1&#91;idrassegna&#93;=7695che crollasi l'trovò ultimaquindi provinciain sovietica]</ref>estrema edifficoltà sul piano militare. In seguito a Najibullah fu consentito di rifugiarsi presso gli uffici dell'ONU: da qui egli mandò un grido d'aiuto ai governi di tutto il mondo, che però non venne accolto.
Al governo del Paese salì Rabbani, ma non si arrivò ad una pacificazione dello stesso, poiché s'innescarono molte lotte interne fra le varie fazioni di mujaheddin.