Scipio Slataper: differenze tra le versioni
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→Lo scrittore: un numero de La Voce (1909) |
rapporto tra Slataper e Mario Cappolani |
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Va sicuramente menzionata la tesi di laurea di Slataper su [[Ibsen]], scritta nel 1912 e che fu da lui successivamente rimaneggiata per darla alle stampe. Uscì postuma nel [[1916]]. Questo studio si configura come un'analisi di tutto l'itinerario della vita e della produzione dello scrittore norvegese. Pur rifacendosi a critici di area austriaca e tedesca (un esempio evidente e confessato è quello dell'opera del [[Otto Weininger|Weininger]], che è alla base dell'interpretazione slataperiana del [[Peer Gynt]]), Slataper riesce a proporre tesi originali e innovative che rendono a tutt'oggi il suo studio una tappa fondamentale per chi vuole occuparsi di Ibsen.
Entrò in aperto conflitto con lo scrittore [[Mario Cappolani]], anch'egli triestino: i due, dapprima grandi amici, ebbero posizioni discordanti in merito all'interventismo bellico e alcune scelte redazionali de La Voce.<ref>{{Cita libro|autore = Mario Cappolani|titolo = Una voce. Più voci. Epistolario Cappolani (1913)|anno = 1999|editore = Tipografia del Porto|città = Trieste}}</ref>
Infine bisogna ricordare le lettere ''[[Alle tre amiche]]'', che nelle intenzioni di Slataper sarebbero dovute essere la base per un nuovo romanzo, il seguito de ''[[Il mio Carso]]''. Furono pubblicate postume dall'amico [[Giani Stuparich]].
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